Ospedale di Sacile. L'ultima dottoressa lascia l'Oculistica: ambulatorio vuoto

Martedì 6 Febbraio 2024, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 11:47

Attività sospesa


Per quanto l'attività oculistica nell'ospedale di Sacile sia soltanto sospesa e non soppressa, queste migrazioni non portano certo pensieri ottimistici. Ora le strade possibili non sono molte. Ora le strade possibili non sono molte, la principale è la ricerca da parte di Asfo al suo interno o altrove di nuovi specialisti da dirottare in riva alla Livenza. Se non si trova una soluzine i sacilesi diranno definitivamente addio (anche) all'ambulatorio oculistico. In queste settimane hanno già avuto un primo assaggio della nuova situazione con spostamenti di sede per appuntamenti già fissati, chi a Cordenons, a 25 chilometri di distanza, chi addirittura a San Vito al Tagliamento, con 35 chilometri di strada da percorrere. La sospensione dell'ambulatorio oculistico non rappresenta la perdita di un vero e proprio reparto, ma è comunque un bel fastidio in più per chi non voglia, o peggio non possa, ricorrere alla sanità privata. Magra consolazione, per ora, secondo quanto riferiscono gli uffici sacilesi, resta attivo il servizio chirurgico, dato che in questo caso i medici arrivano, quando necessario, da Pordenone. Approntato qualche settimana fa un primo bando per ulteriori ore da coprire in Oculistica per sopperire alle carenze, Asfo non aveva ricevuto risposte. Da quella situazione, l'idea di cercare tra le risorse interne, come la dottoressa Silvagni che ha dato disponibilità per sole due ore in più che farà però non a Sacile ma a Pordenone.

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