Camposampiero. Dimessa dall'ospedale con una diagnosi lieve, ma era sbagliata

Sabato 23 Settembre 2023 di Luca Marin
Paziente (foto Pexels - RDNE Stock project)

CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - Era stata dimessa dall'ospedale con una diagnosi di un trauma alla spalla e di dolori all'emitorace sinistro guaribili in sette giorni ma le sue condizioni erano decisamente più gravi. La donna, a causa dei continui e insopportabili dolori, si è ripresentata dopo tre giorni al pronto soccorso e qui le hanno riscontrato la frattura di tre costole, la lussazione della acromion-claveare, un versamento pleurico già in atto dai giorni precedenti e la frattura della spalla da operare urgentemente.

La disavventura è capitata ad una signora di Trebaseleghe, C.A. le sue iniziali, che per farsi tutelare si è rivolta all'Agenzia infortunistica Velo. I fatti risalgono a qualche giorno fa quando, mentre si stava allenando in bicicletta, la donna è stata urtata con lo specchietto da un'auto in fase di sorpasso ed è caduta a terra. Subito soccorsa, è stata portata al pronto soccorso dell'ospedale di Camposampiero e dopo poche ore è stata dimessa con la diagnosi del trauma della spalla sinistra e lievi problemi al torace. A casa però, i dolori, anziché diminuire, diventavano sempre più insopportabili. C.A. si è dunque affida allo studio di infortunistica Velo e si è convinta, tre giorni dopo, a tornare al pronto soccorso del Pietro Cosma. Ed è in questo frangente che la Trebaselicense ha scoperto che le sue condizioni fisiche erano tutt'altro che "lievi". I medici di turno a Camposampiero, guardando le carte precedenti hanno notato che il dottore di tre giorni prima non si era accorto dei raggi che riportavano la frattura di tre costole e la lussazione acromion claveare. Dal momento della "scoperta" sono partiti nuovi accertamenti che hanno costretto la signora a rimanere una notte ricoverata in pronto soccorso, dove, seconda amara sorpresa, le hanno trovato un versamento pleurico già in atto dal giorno dell'incidente stradale.

L'ortopedico nota, inoltre, che alla spalla c'era una frattura da operare urgentemente. È amaro il commento di Pier Velo, titolare dell'omonimo studio di infortunistica stradale: «Questo tipo di situazione sono frequenti, accade almeno una volta al mese - afferma - e soprattutto con i dottori detti "gettonisti", cioè quelli che vengono chiamati dalle Ulss presso le cooperative per coprire turni non avendo dottori di ruolo a sufficienza».

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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