Influenza B, a marzo boom di casi: virus intestinali e malattie respiratorie, quali sono i sintomi (e chi colpiscono)

Tra le cause, le condizioni meteorologiche incostanti tipiche di questo periodo

Martedì 5 Marzo 2024
Influenza B, virus intestinali e malattie respiratorie: boom di casi nel mese di marzo (ma del Covid nessuna traccia)

Influenza, malattie respiratorie e ora anche virus intestinali.

Continua anche nel mese di marzo la stagione dei malanni. Nonostante la discesa delle infezioni, le condizioni meteorologiche incostanti tipiche di questo periodo stanno infatti complicando la situazione. Il tutto, in attesa dell'influenza B, che arriverà proprio tra marzo e aprile.

Influenza, colpo di coda con nuovi casi a marzo. Pregliasco: «La stagione dei malanni non è ancora finita»

Influenza intestinale e influenza B

«Marzo è un mese difficile per le malattie respiratorie e intestinali. Questo mese poi è iniziato con sbalzi di temperature, passaggi dall'asciutto al bagnato, insomma non l'avvisaglia della primavera. Negli ambulatori dei colleghi si vedono tanti casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea, anche forte soprattutto nella popolazione lavorativa, 30-50enni. Poi vediamo ancora qualche polmonite virale, ma il Covid sembra davvero scomparso dai radar». A fare il punto all'Adnkronos Salute Pierluigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). «Deve ancora arrivare l'influenza B - precisa - che colpisce proprio tra marzo e aprile i bambini e i ragazzi». Come curarsi? «Serve molta pazienza, ma soprattutto reidratarsi durante la giornata - risponde Bartoletti - Magari saltare i pasti se non si ha appetito o mangiare poco». Dello stesso parere anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova: «Abbiamo tantissime infezioni intestinali da microrganismi diversi che possono essere virali come il norovirus, rotavirus, adenovirus enterici e astrovirus, quindi non c'entra nulla con il periodo dell'influenza di dicembre-gennaio e un eventuale colpo di coda. L'influenza intestinale ora è fisiologica e si diffonde facilmente nelle scuole e negli asili e poi si porta a casa. In questo periodo c'è una commistione di virus diversi, oggi l'influenza è minoritaria e ci sono virus intestinali insieme anche ai batteri. È la normale circolazione pre-Covid, ora dopo quattro anni dall'emergenza ci facciamo più caso. A marzo-aprile c'è sempre stato un aumento dei casi di infezioni intestinali». 

La situazione

Una situazione, quella appena descritta, commentata anche dal virologo dell'università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco: «Quest'anno siamo già a più di 12 milioni di casi di infezioni respiratorie registrati nella stagione, con un cocktail davvero e ampio e diversificato di cause, con molta influenza H1N1, un po' di Covid, un po' di virus respiratorio sinciziale, rinovirus ed altri. Siamo, per fortuna, in una fase di discesa delle infezioni - nella cornice generale - ma anche questo tempo meteorologico un po' incostante non aiuta e quindi stiamo assistendo ad un colpo di coda con molti nuovi casi». Ad insidiare la nostra salute in questo periodo ci sono «anche tutti quei classici virus "cugini" dell'influenza e tipici di queste stagioni di passaggio. Patogeni che danno anche un po' di forme gastroenteriche, determinate dagli enterovirus, che creano fastidiosi disturbi intestinali». Quindi la stagione dei malanni «non è ancora finita e ci sono ancora un bel numero di casi. Ne avremo almeno per un mese, tutto marzo di sicuro», conclude Pregliasco.

Ultimo aggiornamento: 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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