Allergie, allarme rinite e congiuntivite in primavera: ecco le cause e come curarle. L'esperto: «La mascherina non ferma i pollini»

Milioni di italiani alle prese con le allergie stagionali. La cura? Per la rinite "spray a base di cortisone", per la congiuntivite "colliri antinfiammatori". Utili anche acque per lavare il naso, mentre le acque sulfuree solo "in fase preventiva"

Venerdì 12 Aprile 2024
Allergie, allarme rinite e congiuntivite in primavera: ecco le cause e come curarle. L'esperto: «La mascherina non ferma i pollini»

"Maledetta primavera" per chi soffre di allergie stagionali: milioni di italiani messi al tappeto dai pollini, la cui fioritura aumenta proprio in questo periodo. Naso chiuso e gocciolante, starnuti, difficoltà a respirare, fastidi, prurito e lacrime agli occhi sono in sintomi più comuni.

«La mascherina può essere utile ma non basta - avverte l'allergologo Domenico Schiavino, già direttore del Servizio di allergologia del Policlinico Gemelli di Roma - i pollini sono piccolissimi, parliamo di micron, la milionesima parte di un metro, quindi penetrano anche il tessuto della mascherina.

Se però si deve necessariamente stare fuori, usarla è comunque meglio di niente».

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«Questo è il periodo in cui comincia la fioritura del cipresso, poi proseguono le graminacee e la parietaria. Di questi fondamentali allergeni - precisa l'esperto - quello più problematico è proprio la parietaria». Questo polline, infatti essendo «il più piccolo di tutti», «penetra in profondità, creando maggiori danni». Ma non finisce qui: l'allergologo aggiunge infatti che la parietaria «ha un'impollinazione molto lunga» che «comincia a marzo, si ferma a luglio e agosto con il gran caldo, ma da settembre a novembre è attiva e dà molti problemi».

Come curare le allergie

L'infiammazione della mucosa nasale provocata dai pollini «fa chiudere le narici e si respira poco e niente». E per alcuni allergici non finisce qui, perché «circa il 30% del totale ha complicazioni polmonari: tosse, bronchite. E sono molti a soffrire di asma in questa fase», sottolinea Schiavino. Questo, però, «non è il periodo per fare la diagnosi di qualità, ma è il momento della cura». Il primo alleato contro l'allergia, secondo l'esperto, «è l'antistaminico. Attualmente sono disponibili prodotti che non causano sonnolenza». Per tenere a bada la rinite «è possibile utilizzare spray a base di cortisone che hanno un'azione antinfiammatoria», invece per la congiuntivite «si utilizzano colliri antinfiammatori». Utili per gli allergici anche le acque per lavare il naso: «Va bene quella fisiologica o prodotti lenitivi», le acque sulfuree, invece  «vanno utilizzate in fase preventiva» raccomanda Schiavino, altrimenti in fase di allergia «potrebbero sollecitare ancora di più la mucosa».

La prevenzione

L'esperto, in caso di «sintomi presenti per due anni consecutivi» consiglia di «fare i test allergici, perché ogni specifica allergia ha una specifica cura e una specifica prevenzione». E aggiunge che «in base alla diagnosi possiamo sapere chi è il nostro "nemico", quando ci sarà l'impollinazione massima, prepararci a prevenire il contatto e decidere se fare un vaccino desensibilizzante». Non abbassi la guardia nemmeno chi non ha mai avuto allergie. «Possono presentarsi a qualsiasi età - avverte l'esperto - è infondata l'idea che chi non ha mai avuto problemi da giovane sia al riparo dal rischio». Ma precisa che «l'incidenza è comunque minore dopo i 70 anni». Se i medici consigliano di fare attività fisica all'aria aperta con l'arrivo della bella stagione, l'allergologo, invece, chiede agli allergici di evitare «le lunghe passeggiate nei prati»: «questo è il periodo in cui, più siamo esposti all'ambiente esterno, più respiriamo pollini e veniamo a contatto con gli allergeni. Meglio, quindi, stare il più possibile in ambienti riparati, tenendo chiuse le finestre soprattutto se c'è vento».

Ultimo aggiornamento: 20:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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