Rinascita del Pordenone: si riparte dalla Promozione, ma la scelta non piace a tutti. «Sia Terza Categoria»

Primi club contrari al "bonus" neroverde. Cosa dice la norma e gli esempi del passato

Giovedì 9 Maggio 2024 di Giuseppe Palomba
Rinascita del Pordenone: si riparte dalla Promozione, ma la scelta non piace a tutti. «Sia Terza Categoria»

PORDENONE - A poche ore dalla prima apparizione in pubblico di Gianpaolo Zanotel, l'annuncio che il “nuovo Pordenone” prenderà parte al prossimo campionato di Promozione fa già discutere. Il motivo? L’inserimento in sovrannumero d’ufficio del club quasi al livello più alto dei dilettanti (sopra c’è solo l’Eccellenza). Nelle ultime ore il frastuono generato attraverso i social e le chat di whatsapp del calcio regionale si è fatto insistente. Le polemiche non hanno tardato a svilupparsi: c'è chi vuole che il nuovo sodalizio naoniano sia collocato in Terza categoria, campionato che verrà ripristinato proprio nella stagione 2024-25, «in segno di rispetto delle norme - si legge - e di chi combatte per la sopravvivenza delle società in un momento difficile con la riforma del sport». I “moti” contro una squadra che di fatto deve ancora nascere appaiono piuttosto forti proprio nell’hinterland cittadino, dove già operano diverse realtà, Torre, Cordenonese 3S, Vallenoncello, Pordenone C5, Fontanafredda e Union Rorai su tutte.

Alcuni tifosi di questi club, o che almeno tali si dichiarano dietro gli pseudonimi che popolano la rete, sono tra i più accesi detrattori del progetto.


I DETTAGLI

Regolamento alla mano il caso è complicato: non risulta esserci una regola precisa da applicare in una situazione del genere. La cordata di Gian Paolo Zanotel rappresenta una nuova società con nuova matricola e con un codice di affiliazione diverso da quello del Pordenone Calcio di Lovisa. L’articolo 13 comma 2 dello Statuto della Figc, su ordinamento di gioco e campionati, dice che «La Figc disciplina l’affiliazione delle società e definisce, d’intesa con le Leghe interessate e sentite le Componenti tecniche, l’ordinamento dei tornei. La Figc stabilisce i criteri di formulazione delle classifiche e di omologazione dei risultati; ratifica le promozioni e le retrocessioni; assicura gli strumenti finanziari e organizzativi per l’espletamento della giustizia sportiva e della funzione arbitrale». È dunque la Federcalcio che decide e, per prassi, le società che hanno preso il posto di sodalizi falliti o comunque spariti sono sempre ripartite dalle ultime categorie. Prassi, però, non significa necessariamente norma di legge da applicare. In questo caso appare chiaro che, contrariamente al dettato giurisprudenziale, è diventata fonte di diritto. Per prassi amministrativa s’intende la «condotta uniforme di alcuni uffici, prodotta in seguito a un processo di standardizzazione di procedimenti amministrativi, osservata in quanto ritenuta più adatta e opportuna, senza tuttavia ritenerla doverosa e obbligatoria».


NELLA STORIA

In Friuli Venezia Giulia, recentemente club storici come Sacilese, Manzanese, Cormonese e Ufm Monfalcone sono tutti ripartiti dalla categoria più bassa. In Italia però, ci sono diversi esempi di società iscritte in sovrannumero in categorie più alte. È il caso di Atalanta e Juventus che hanno iscritto le proprie formazioni U23 in C: in questo caso la matricola societaria è la stessa, così come in Fvg è capitato per il Torre B in 2° Categoria. Proprio il termine "piazza" rappresenta un elemento rilevante: un patrimonio di passione sportiva e interesse generale va sempre preservato dalle istituzioni, vedi i casi di Reggina e Parma. Per contro, il Chievoverona (o Clivense) è ripartito dalla Terza. Insomma la regola non c'è e la prassi dice che il nuovo Pordenone dovrebbe ripartire (forse) dalla Terza. Cosa invece che il popolo neroverde non si augura.

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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