Percorsi vietati e incidenti a raffica: sentieri presi d'assalto dai ciclisti nel caos della segnaletica

Domenica 3 Settembre 2023 di Claudio Fontanive
Ciclisti sui percorsi montani

BELLUNO - Andare ovunque con le biciclette? Neanche per idea. La diffusione dei mezzi a due ruote a pedalata assistita ha letteralmente fatto esplodere la moda del ciclo escursionismo. E se il buonsenso resta la base per scegliere il percorso più adatto, esistono comunque delle regole precise, anche se pochi forse ne sono a conoscenza. Se ad esempio volete andare su un sentiero di montagna, con la bicicletta non ci potete andare, mentre su una strada silvo pastorale sì, seppure con delle specifiche. E intanto crescono, anche in questa stagione gli incidenti di ciclo-escursionisti, con conseguente superlavoro per il soccorso alpino: in particolare montain bike nei percorsi di downhill, cadute che hanno esiti anche mortali.

Una settantina di soccorsi nel 2022, ma in questa stagione tutto lascia pensare che quel numero verrà superato.

IL QUADRO
Ma andiamo con ordine e con l'aiuto dei carabinieri forestali proviamo a districarci nel dedalo di regole e tracciati. La legge regionale 14/92 sulla viabilità agro silvo pastorale e forestale, più volte modificate e aggiornata negli anni con delibere di Giunta, in via ordinaria stabilisce che la viabilità agro silvo pastorale è consentita, e individuarla peraltro è piuttosto facile. All'inizio di una tale strada è infatti apposto un cartello che indica il divieto a mezzi motorizzati, e (almeno per ora) le biciclette a pedalata assistita non rientrano in tale categoria. Quindi si può andare anche con e-bike. Per quanto riguarda invece i sentieri alpini, quelli tabellati dal Cai, qui invece non si può andare in bici. Possono essere inseriti in percorsi ciclabili, che sono indicati una cartellonistica della regione, ma in linea generale la percorribilità alle biciclette. Quindi, chi venisse pizzicato a bordo del mezzi a due ruote in uno di questi tracciati, potrebbe incorrere, oltre a una sanzione amministrativa di 200 euro, anche a possibili controversie assicurative in caso di incidente o infortunio.

L'ECCEZIONE
Ma ci sono i percorsi ciclo escursionistici, sempre più numerosi nelle Dolomiti Bellunesi, e appositamente segnalati con dei cartelli identificativi con il nome del percorso, e il simbolo della Regione Veneto. Ebbene i sentieri alpini tabellati Cai, possono essere inseriti in tali tracciati, laddove individuati dall'Unione Montana di riferimento e Provincia, con un percorso amministrativo che coinvolte il club alpino italiano competente su quel sentiero. In questo caso anche i sentieri possono essere percorribili in mountain bike o ebike, ma gli stessi, indica la normativa che devono avere una larghezza almeno di un metro e mezzo. Laddove invece i tratti di strade agro - silvo pastorali coincidono con i sentieri Cai lì si può andare in bicicletta in quanto possiedono evidentemente una certa larghezza e sono spesso dotati di un fondo migliorato.

L'ATTENZIONE
Già, ma se è vero che la legge non ammette (giustamente) ignoranza, pare che pochi conoscano, compresi gli addetti ai lavori (pesonale Cai, guide di mountain bike e operatori turistici) queste norme, che invece saranno di qui a venire con tutta probabilità sempre più attenzionate dalle forze dell'ordine competenti, ovvero i carabinieri forestali. È infatti strategico aumentare il livello di attenzione in quanto il numero dei praticanti aumenta, dato che i percorsi ciclo escursionistici disciplinati a norma di legge stanno crescendo a vista d'occhio. Non si parla soltanto di ciclabili adatti anche alle famiglie ma anche di percorsi impegnativi e ben strutturati.

I CONTROLLI
E anche se al momento dunque non esistono specifici controlli mirati nell'escursionismo ciclistico in montagna, l'attenzione resta alta e le verifiche dei carabinieri forestali non sono mancate anche in questa stagione. Le forze dell'ordine d'altro canto sono impegnate a massimizzare la loro presenza sul territorio nel periodo clou dell'estate in montagna, nei punti maggiormente sensibili e vulnerabili dell'escursionismo in genere, e quindi anche in quello del trekking e delle camminate in montagna. Le verifiche dei carabinieri forestali non hanno prodotto però, per ora, alcuna contravvenzione a ciclisti indisciplinati su sentieri vietati. Lo scorso anno invece erano fioccate multe sulla strada sotto le Tre Cime di Lavaredo dal Rifugio Auronzo, che è espressamente interdetta alle bici.

GLI ESPERTI
In ogni caso, anche per le biciclette, vale sempre il principio, come ricordano gli esperti, di informarsi sulle caratteristiche del percorso, e di decidere lo stesso in base alle proprie capacità, calibrandolo anche in funzione del meteo e delle ore di luce. Inoltre, dotarsi di abbigliamento adeguato e dove possibile, scegliere di andare in compagnia e munirsi di telefono cellulare per le chiamate d'emergenza. E poi, i mezzi a pedalata assistita aiutano in salita ma in discesa è tutta un altra storia. E qualche volta forse bisognerebbe non avere vergogna di appoggiare il piede a terra oppure scendere dal mezzo.

      

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