Trapianto al fegato dopo un tumore, guarisce e nove anni dopo si sposa. «Senza la donazione non sarei qui»

Nella giornata nazionale per la donazione l'azienda ospedaliera di Ancona testimonia l'importanza dell'altruismo. «Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte»

Martedì 16 Aprile 2024
Trapianto al fegato dopo un tumore, guarisce e nove anni dopo si sposa. «Grazie alla donazione è iniziata la mia vera vita»

Un tumore allo stomaco diagnosticato da ragazzina nel 2006, poi un intervento chirurgico e le terapie, le metastasi e infine il trapianto di fegato ad Ancona: è una storia a lieto fine quella di Silvia che oggi, a 18 anni da quella diagnosi e a 9 anni dal trapianto ha sconfitto la malattia e si è sposata. 

«Senza quella donazione io oggi non potrei essere qui insieme a voi. - commenta Silvia, rinata dopo il trapianto eseguito nel 2015 dall'equipe del dottor Marco Vivarelli - Da quel giorno è iniziata la mia vera vita: l'unica che conosco».

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Nella giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti l'azienda ospedaliero universitaria (Aou) ad Ancona offre una testimonianza. «La bellezza del sorriso e delle parole di Silvia ci inducono a riflettere - sottolinea l'Aou delle Marche - sull'alto valore dell'altruismo e dunque, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte».

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La malattia e le cure mediche

La battaglia di Silvia inizia nel 2006 quando le viene diagnosticata una grave malattia allo stomaco.

Dopo l'intervento chirurgico e le necessarie terapie, durante i controlli di routine i medici dell'ospedale Salesi di Ancona, dove era in cura, scoprono lesioni importanti al fegato. 

Gli oncologi cercano di controllare la malattia che progredisce nel 2014. La ragazzina soffre, i farmaci non bastano più a lenire i dolori e i medici del Salesi affidano la paziente al direttore della Chirurgia epatobiliare, pancreatica e dei trapianti Vivarelli.

Il medico propone un intervento chirurgico per ridurre il dolore, rimuovendo la metastasi più grande e i linfonodi dello stomaco: l'obiettivo è lasciare la malattia solo nel fegato, migliorare la sua qualità di vita e portarla al trapianto. A dicembre 2014 l'intervento.

Una storia a lieto fine

A gennaio 2015 il trapianto di fegato: è il primo trapianto al mondo per metastasi epatiche, causate dalla malattia insorta in età pediatrica. La giovane età, la malattia confinata al fegato e di 9 anni intercorsi tra diagnosi e intervento chirurgico hanno ridotto l'attesa per il trapianto.

L'evento ha tale rilevanza internazionale che il professor Vivarelli e l'equipe, dopo quattro anni di osservazione, pubblicano il caso clinico sulla rivista scientifica, l'American Journal of Transplantation. Oggi, a 9 anni dal trapianto, Silvia è guarita e si è sposata.

Ultimo aggiornamento: 19:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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