Cibi che accorciano la vita: cereali, biscotti e piatti pronti provocano ansia, diabete e patologie mortali. La ricerca su 10 milioni di persone

Lo studio condotto è uno dei più ampi nel settore, avendo coinvolto circa 10 milioni di persone

Giovedì 29 Febbraio 2024
Cibi ultraprocessati dannosi per la salute: ecco i risultati di una ricerca che collega piatti pronti e cereali industriali a 32 malattie

Un'importante ricerca pubblicata dal Daily Mail Online afferma che le diete ricche di alimenti ultraprocessati possono essere molto dannose per l'organismo. In particolare, il collegamento che viene fatto è tra il consumo di grandi quantità di cibi industriali (come piatti pronti, cereali zuccherati e fast food) e un serio aumento del rischio di sviluppare 32 problemi di salute tra cui cancro, diabete di tipo 2 e disturbi mentali.

Lo studio, condotto da un pool di ricercatori di tutto il mondo tra cui scienziati dell'università di Sydney, è uno dei più ampi nel settore, avendo coinvolto circa 10 milioni di persone. 

 

Quali sono i prodotti incriminati

Il riferimento è a cibi ricchi di grassi, sale e zucchero, ma allo stesso tempo poveri di vitamine e fibre. Il vero problema sembrerebbero essere, infatti, tutti quei prodotti che contengono ingredienti che normalmente una persona non utilizza mentre cucina: prodotti chimici, coloranti, dolcificanti e conservanti. Il Regno Unito risulta il peggior paese in Europa per quanto riguarda il consumo di alimenti ultraprocessati, che rappresentano circa il 57% della dieta nazionale: piatti pronti, cibi confezionati, cereali industriali, bevande gassate, barrette proteiche, fast food

 

Le malattie collegate 

Tra chi consuma determinati alimenti, sono aumetate le diagnosi di malattie cardiache (50%), obesità, diabete di tipo 2 (12%), patologie polmonari, problemi del sonno e disturbi legati all'ansia (48-53%). I ricercatori hanno invitato la sanità pubblica a sviluppare urgentemente delle linee guida riguardo la vendita di alimenti ultra trasformati, come ad esempio delle chiare indicazioni sulle etichette.

Si ritiene che questi cibi siano una delle principali cause di obesità nel Regno Unito, un problema che costa al servizio sanitario nazionale circa 6,5 ​​miliardi di sterline all’anno. Spesso contenenti coloranti, emulsionanti, aromi e altri additivi, i prodotti in questione vengono generalmente sottoposti a molteplici processi industriali che, secondo la ricerca, degradano la struttura fisica degli alimenti, rendendone l'assorbimento più rapido. Ciò a sua volta aumenta lo zucchero nel sangue, riducendo la sazietà e danneggiando il microbiota.

 

La richiesta di norme

Facendo un paragone con il fumo di sigaretta, secondo i ricercatori sarebbe opportuno pensare a delle norme per frenare il consumo di cibi ultraprocessati. Dovrebbero essere imposte restrizioni alla pubblicità di questi prodotti e un divieto di vendita nei pressi di scuole e ospedali. «I governi dovrebbero rendere pubbliche delle linee guida dietetiche nazionali che raccomandino una varietà di alimenti minimamente trasformati, adottando allo stesso tempo misure per rendere i cibi pronti più salutari, economici e accessibili a tutti», affermano.

Alcuni accademici brasiliani dell'università di San Paolo, in merito a questa ricerca, hanno affermato: «Si è scoperto che le diete ricche di alimenti ultra-processati possono essere dannose per la maggior parte dei sistemi del corpo umano. Non esiste motivo di credere che gli esseri umani possano adattarsi completamente a questi prodotti. Il corpo può reagire ad essi come corpi estranei, inutili o dannosi».

Ultimo aggiornamento: 15:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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