«Se dovesse vincere Milei alle presidenziali? E' difficile fare una previsione su come potrebbero cambiare i rapporti con la Chiesa argentina.
Eminenza perché tanta violenza verbale contro Francesco?
«Abbiamo assistito a una vera aggressività nei confronti del Papa che non riguarda solo Milei, anche se in lui è stata davvero evidente. Sul perchè di questo fenomeno io preferisco concentrarmi su cosa poter fare per la gente, per il popolo, poiché alla radice di questa situazione esacerbata c'è una profonda dimenticanza dell'uomo, degli uomini, in campo politico. Perché ce l'hanno tanto con questo Papa? E' evidente che lui ha sempre mantenuto una posizione forte nel difendere i deboli. Ed è proprio questa sfida che dovrebbe far riflettere tutti gli ambiti della società, della chiesa, della politica».
Se dovesse vincere Milei che attualmente è il super favorito e dovrebbe farcela già al primo turno, come muteranno i rapporti con l'episcopato?
«Non riesco ad immaginarlo. Probabilmente dai sondaggi potrebbe essere lui il vincitore e forse i rapporti potrebbero anche cambiare, ma non so. E forse anche il rapporto con il Vaticano. E' tutto così veloce».
E' preoccupato il Papa?
«Lui osserva quello che accade, compreso le offese orribili che gli hanno rivolto, ma sempre con un atteggiamento sereno. Posso testimoniare che vive tutto con semplicità e in un silenzio che appare come una grande virtù»
L'economia argentina è in grave affanno. Milei ha ipotizzato la dollarizzazione, che opinione avete voi vescovi?
«Si la povertà è aumentata. Sul programma di Milei: non è quello che la Chiesa immagina».
Vaticano, le origini peroniste di papa Bergoglio
Il Papa non ha sofferto nemmeno un momento per le critiche che gli sono arrivate dal suo Paese di origine?
«Non penso. Lui vive ogni momento con una radice di serenità profonda e spirituale. Ha una forza interna che gli consente di non essere colpito. Ed è dotato di una buona dose di ironia che lo aiuta a sorridere sempre. L'umorismo del resto è sapienza».
Perchè non è mai stato in Argentina in dieci anni, di cosa ha paura?
«Non lo so il vero motivo ma vedremo se ora andrà»