Città del Vaticano – Per gli esorcisti costretti dal Covid a limitare al massimo le preghiere di guarigione i tempi duri stanno per finire.
Dopo la pausa forzata che ha costretto la cancellazione delle lezioni per cause di forza maggiore, quest'anno l'università cattolica ha annunciato l'imminente corso per esorcismo che è arrivato alla 15esima edizione, ormai punto di riferimento per tutte le diocesi del mondo. Le sessioni si apriranno il 25 ottobre e andranno avanti fino al 30 ottobre, curate dall'Istituto Sacerdoti e dal Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa (GRIS). Gli esperti parleranno di angeli e demoni nella sacra scrittura, di come individuare i disturbi psichiatrici e non confonderli con l'azione straordinaria del demonio, affronteranno la simbologia nel contesto dei riti magici africani (piuttosto diffusi) e degli esorcismi nel mondo asiatico.
Quest'anno tra le lezioni vi sarà un approfondimento al tema di internet, visto che il male viaggia ormai abbondantemente attraverso il web. Una lezione, infatti, è interamente dedicata alla pedofilia e ai legami con riti occulti e satanici. Non mancheranno poi rimandi alla manipolazione mentale e alle attività criminali collegate alla sfera dell'occulto, un'area sommersa piuttosto attiva. Gli esorcisti in aula potranno scambiarsi esperienze, discutere, affrontare casi pratici.
La conferenza tratterà anche della sottomissione diabolica, della dimensione ecclesiale del ministero dell'esorcismo e della relazione tra possessioni e filosofia New Age e terapie olistiche. Saranno presentate le fonti storiche del rituale di esorcismo, i criteri di discernimento per identificare l'azione straordinaria del maligno o il simbolismo nei riti magico-occulti e satanici. Durante il corso, si terranno lezioni sull'origine storica dell'esorcismo nel mondo giudeo-cristiano, così come sul ruolo del vescovo nel ministero dell'esorcismo.
Papa Francesco sin da quando è stato eletto ha fatto continui rimandi al demonio, la cui attività più o meno sommersa, rende difficoltosa la vita sulla terra all'uomo. «Il diavolo vuole il nostro fallimento, non bisogna mai dialogare con lui» non si stanca di ripetere il Pontefice.