Virus zika dopo un viaggio in Africa. Scatta la disinfestazione a Magione e Passignano sul Trasimeno

Sotto sorveglianza le aree vicino ad abitazione e luogo di lavoro dell'uomo che è stato ricoverato a Perugia

Lunedì 25 Settembre 2023 di Selenio Canestrelli
L'ospedale Santa Maria della Misericordia

Zanzara tigre, un caso di febbre zika fa scattare la disinfestazione straordinaria in alcune vie di Magione dopo che una persona, residente nella cittadina, al rientro da un soggiorno in una località africana, è stato ricoverato al reparto di Malattie infettive del Santa Maria della Misericordia. Uomo che sarebbe ora in buone condizioni. Ma intanto è scattata la procedura di prevenzione da parte della Usl Umbria 1 che ha trasmesso e indicato le modalità di trattamento per contenere la presenza della zanzara tigre su parte del territorio comunale. 
Una disinfestazione straordinaria che sarà fatta anche nel comune di Passignano «in quanto la persona colpita dalla malattia - dice l’Amministrazione - svolge attività lavorativa in una zona del territorio comunale». Con la situazione che per ora sarebbe sotto controllo anche perché, spiegano all’unisono i due sindaci Giacomo Chiodini (Magione) e Sandro Pasquali (Passignano) «questa forma di febbre virale non è particolarmente pericolosa per la salute umana, ma richiede un tempestivo intervento per il rischio di trasmissione per mezzo di punture di zanzara tigre ad altri individui». 
Nei due territori lacustri gli interventi adulticidi sono partiti la notte scorsa per poi proseguire domani e dopodomani dalla mezzanotte alle sei del mattino in alcune strade e vie individuate da apposite ordinanze dove sono riportate tutte le attenzioni da adottare nelle ore in cui avverrà il trattamento. Insomma, la guardia è alta anche perché l’anno passato erano stati individuati altri due casi di infezioni trasmesse dalle zanzara: in questo caso a Perugia dove erano stati segnalati due casi di dengue. 
Inevitabile quindi gli appelli da parte dell’Unità sanitaria locale che proprio nel maggio scorso ha dato il via alla lotta contro le zanzare anche in tutta l’area lacustre «con l’obiettivo - dicono i sanitari - di contenere lo sviluppo delle larve di zanzare del genere Culex.

Un’attività importante perché nei bacini costituiti da acque basse con piccole pozzanghere e depressioni con limitate quantità d’acqua che si formano nel corso dell’estate, costituisce un habitat ideale anche per le larve delle zanzare di questo tipo, a cui si aggiungono molte specie di uccelli migratori che transitano nel bacino che possono essere serbatoio del virus della West Nile». In questo caso si tratterebbe di febbre zika «una malattia virale trasmessa da una zanzara del genere Aedes - spiegano dal ministero della Salute - I sintomi sono simili a quelli di dengue e chikungunya, altre malattie trasmesse da zanzare Aedes, anche se più lievi: febbricola, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite. Dopo una puntura di zanzara infetta, i sintomi compaiono solitamente dopo un periodo di incubazione dai 3 ai 12 giorni e possono durare da 2 a 7 giorni».

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