Alex, i genitori: «Abbiamo raggiunto la vetta dell'Everest». E il ministro Grillo si commuove

Giovedì 24 Gennaio 2019
Alex, i genitori: «Abbiamo raggiunto la vetta dell'Everest». E il ministro Grillo si commuove

«Siamo stati affascinati dall'empatia dall'impegno e la passione che tutte le persone del Bambino Gesù mettono nel seguire i casi.

Ci auguriamo continuo sempre in attività di sperimentazione ed evoluzione medicina. Ci auguriamo di avere raggiunto la vetta dell'Everest e lentamente scendere». Lo dice il papà del piccolo Alex, parlando del trapianto riuscito al Bambin Gesù. Ora il bambino sarà dimesso. Commossa anche la ministra della Salute Giulia Grillo: «Mi sono immedesimata in questi genitori perché sono divenuta mamma da poco». 

Quello del piccolo Alex è un caso molto raro, che si presenta ogni 50mila bambini nati: in Italia, ce ne sono 10-12 l'anno, ha spiegato il professor Locatelli, che ha operato il piccolo Alessandro. 

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«Alessandro - ha spiegato - ha beneficiato di un farmaco che era in sperimentazione poi approvato a novembre. Questo ha consentito ad avere ottimo controllo malattia, senza dovere essere trattato con chemioterapia prima del trapianto. I colleghi di Londra hanno seguito in modo perfetto tutti i passi, cercando compatibilità per trapianto anche nella lista donatori midollo osseo. In Italia c'è stata una grande mobilitazione importante che potremmo definire biosolidaristica, ma non si sono trovati donatori compatibili. A quel punto è stato trasferito a Roma. Abbiamo fatto screening a mamma e papà, poi abbiamo valutato che il papà fosse il donatore più adatto. Abbiamo così proceduto a infusione cellule padre opportunamente manipolate, rimosso particolare tipo di linfociti».
 
 


Nessun problema per il piccolo Alex nel periodo post trapianto: «Alessandro ha avuto un perfetto attecchimento, senza problemi. Adesso abbiamo sospeso la erapia del farmaco salvavita, esami e condizioni del bambino sono eccellenti - ha spiegato Locatelli - Ora sarà dimesso. Ma la storia non è finita: sarà importante il monitoraggio, anche di tipo infettivo». 

Ultimo aggiornamento: 18:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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