Batterio New Delhi, elettricista muore a 66 anni dopo l'intervento chirurgico a Livorno: si sospetta il contagio

Mercoledì 18 Settembre 2019
Batterio New Delhi, è allarme: 90 casi in Toscana, raddoppiate le morti sospette. Sintomi e ipotesi di contagio

Il batterio New Delhi fa sempre più paura, creando allarme in Toscana, e si sospetta che il contagio del batterio New Delhi abbia causato la morte di un elettricista 66enne di Viareggio, dopo l'intervento chirurgico a Livorno. Lo scrive il quotidiano Il Tirreno. Nel frattempo la Regione Toscana fa sapere che salgono a 90 i casi registrate e le morti sospette sono raddoppiate rispetto a pochi giorni fa, fissando il numero da 17 a 36. «Oggi esce il dato settimanale dell'Agenzia regionale di Sanità ed è salito a 90 il numero di persone che hanno contratto l'infezione. Sappiamo che i decessi sono all'incirca nella misura del 40%», pari a 36 casi con sepsi. Lo ha detto l'assessore al Diritto alla salute e al Sociale Stefania Saccardi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, rispondendo ad una domanda sul proliferarsi in Toscana del batterio New Delhi, resistente agli antibiotici

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«Stiamo aumentando i controlli - ha precisato l'assessore - e i numeri probabilmente sono frutto di un aumento dell'attenzione e delle verifiche che stiamo facendo dentro i nostri sistemi ospedalieri».
Saccardi ha poi detto che «lo screening è stato esteso anche a reparti a minore intensità assistenziale come sono le medicine interne oltre che ai reparti tradizionali, ad alta intensità assistenziale, come le terapie intensive e i reparti oncologici».




Nel dettaglio, l'Agenzia regionale di Sanità (Ars), rendendo noto l'aggiornamento settimanale sul superbatterio Ndm - come si legge sul sito della stessa agenzia - specifica che tra novembre 2018 e il 15 settembre 2019 i batteri Ndm sono stati isolati nel sangue di 90 pazienti e che «i casi sono risultati letali nel 40% dei pazienti con sepsi, percentuale paragonabile alla letalità per questa condizione causata da altri batteri resistenti agli antibiotici carbapenemici». Secondo i dati diffusi dall'Ars potrebbero essere, dunque, 36 i decessi sospetti riconducibili al superbatterio Ndm. Peraltro, proprio sull'edizione di oggi, il quotidiano Il Tirreno riporta la notizia di un altro caso di possibile morte sospetta per Ndm di un paziente di 66 anni all'ospedale 'Versilià di Lido di Camaiore (Lucca). Il paziente deceduto aveva subito un intervento chirurgico all'ospedale di Livorno nel giugno scorso.

Ultimo aggiornamento: 17:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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