Il ruggito della guarigione. Alessandro Maria Montresor vestito da leoncino è l'immagine più tenera e dolce di questo Carnevale. Tutti lo ricordiamo l'ottobre scorso, quando con il sondino e gli occhi azzurri sgranati su un futuro nebuloso per via della tremenda malattia che gli stava distruggendo, chiedeva aiuto: un donatore di midollo che gli salvasse la vita. L'Italia tutta trattenne il respiro e scese in piazza per la campagna di tipizzazione, e alla fine, grazie a un farmaco sperimentale che tenne in vita il piccolo Alex e uno speciale approccio medico con il midollo del papà Paolo, la neinfoistiocitosi emofagocitica è stata sconfitta e a fine gennaio è uscito dall'Ospedale Bambin Gesù di Roma.
Alex, la commovente lettera su Facebook: «Grazie a tutti, siete parte di me»
E proprio dalla città eterna che Alessandro e sua madre, la napoletana Cristiana Console, stanno percorrendo in un'abitazione la strada della convalescenza post trapianto. L'uscita per andare in un negozio di giocattoli e farsi scattare una foto vestito da leoncino per il Carnevale scalda il cuore, perché significa che il sistema immunitario del piccolo è forte, fortissimo. Proprio come quello di un leone. E allora non resta che augurargli: ruggisci alla vita, Alex.
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