Trieste, 20 mag - "Montagna Teatro Festival" è un progetto
dinamico che si inserisce alla perfezione nelle tante iniziative
della Regione per contrastare lo spopolamento delle aree montane
e per immaginare nuove opportunità turistiche. Per raggiungere
questo risultato non basta migliorare i servizi, è necessario
inoltre garantire un'offerta culturale in grado di essere
attrattiva per chi - in modo stabile od occasionalmente -
frequenta le cosiddette terre alte. Questa iniziativa va proprio
in questa direzione, dando risposte efficaci e vitali a questa
parte così importante di territorio del Friuli Venezia Giulia.
Questa, in sintesi, la riflessione formulata dall'assessore alle Infrastrutture e Territorio durante la presentazione ufficiale di "Montagna Teatro Festival", una rassegna di spettacoli, drammaturgia, incontri, convegni e letteratura per la crescita di comunità resilienti attraverso la cultura, la conoscenza e la partecipazione, ideata dal Teatro Verdi di Pordenone e dal Club alpino italiano (Cai).
Per l'esponente della Giunta regionale senza la presenza dell'uomo anche la montagna è destinata a morire. Lo sfalcio dei prati ad alta quota, il mantenimento degli allevamenti, la capacità di tramandare alle nuove generazioni attività e mestieri tipici di questi territori è fondamentale per dare un futuro alle comunità montane. E in questo processo gioca un ruolo significativo anche la cultura nelle sue diverse espressioni.
La Regione, secondo l'assessore, sta investendo con convinzione per garantire la massima accessibilità a queste aree in piena collaborazione con le Comunità di montagna, migliorando la viabilità , le reti ciclabili e i collegamenti in ogni stagione e sostenendo iniziative di grande interesse come i treni storici e gli interventi di rigenerazione urbana che interessano anche i piccoli centri montani. ARC/RT/gg
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questa, in sintesi, la riflessione formulata dall'assessore alle Infrastrutture e Territorio durante la presentazione ufficiale di "Montagna Teatro Festival", una rassegna di spettacoli, drammaturgia, incontri, convegni e letteratura per la crescita di comunità resilienti attraverso la cultura, la conoscenza e la partecipazione, ideata dal Teatro Verdi di Pordenone e dal Club alpino italiano (Cai).
Per l'esponente della Giunta regionale senza la presenza dell'uomo anche la montagna è destinata a morire. Lo sfalcio dei prati ad alta quota, il mantenimento degli allevamenti, la capacità di tramandare alle nuove generazioni attività e mestieri tipici di questi territori è fondamentale per dare un futuro alle comunità montane. E in questo processo gioca un ruolo significativo anche la cultura nelle sue diverse espressioni.
La Regione, secondo l'assessore, sta investendo con convinzione per garantire la massima accessibilità a queste aree in piena collaborazione con le Comunità di montagna, migliorando la viabilità , le reti ciclabili e i collegamenti in ogni stagione e sostenendo iniziative di grande interesse come i treni storici e gli interventi di rigenerazione urbana che interessano anche i piccoli centri montani. ARC/RT/gg