Insonnia cronica, l’8% della popolazione adulta soffre: tutti i centri accreditati in Italia per la cura

Giovedì 14 Marzo 2024
Insonnia cronica, l’8% della popolazione adulta soffre: tutti i centri accreditati in Italia per la cura
Recenti studi scientifici, riportati sul portale Sonnomed, stimano che il 10% della popolazione adulta europea soffra di insonnia cronica e quella italiana verosimilmente in una percentuale leggermente maggiore.
L’insonnia cronica è una malattia invalidante con ricadute negative sulla salute e su aspetti di tipo sociale quali maggior assenteismo, più frequente ricorso a prestazioni sanitarie e maggior propensione ad incidenti.
Sempre in base agli studi, l’8% della popolazione adulta soffre di sindrome delle apnee notturne con conseguenze analoghe a quelle dell’insonnia.
Il paradosso è che la Medicina del Sonno in Italia, paese culla di questa disciplina insieme al Canada, non è inserita fra le materie previste nel corso di laurea in Medicina.
In occasione della “Giornata Mondiale del Sonno” che si celebra il 15 marzo , grazie al lavoro sviluppato dalla dottoressa Giorgia Chinaglia, neurologa, e dal dottor Riccardo Drigo, pneumologo, è stato annunciato che l’ambulatorio di Medicina del Sonno del centro Cemes SYNLAB di Padova ha ottenuto per l’ambito neurologico l’accreditamento dall’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS), la più grande società scientifica italiana in ambito di ricerca e didattica per questo tipo di specialità.
Riconoscimento arrivato dopo un lungo percorso di verifiche e certificazioni e con il pieno rispetto delle linee guida internazionali.
 In Veneto in ambito neurologico esiste un solo altro centro accreditato AIMS presso l’ospedale Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona.
“E’ una specialità multidisciplinare – racconta la dottoressa Chinaglia – che unisce sonnologi specialisti in pneumologia e in neurologia per quanto riguarda la diagnosi e cure delle apnee notturne. Per contro l’insonnia, la sonnolenza diurna e i disturbi motori e comportamentali del sonno, ad esempio il sonnambulismo, vengono seguiti da sonnologi neurologi. Le percentuali dicono chiaramente che queste patologie hanno un’incidenza importante ma spesso non vengono diagnosticate con ripercussioni negative significative sulla qualità di vita e la salute delle persone. Ci sono diverse forme di insonnia che necessitano di essere diagnosticate per poter essere adeguatamente curate”.
 La tecnologia e la ricerca in questo campo hanno fatto passi da gigante, permettendo ai professionisti di analizzare le problematiche e indicare il percorso terapeutico adatto.
“L’attenzione ai bisogni del paziente e alla qualità terapeutica è costante: la specializzazione in medicina del sonno ne è un esempio – afferma Cesare Gallorini, Direttore Regionale SYNLAB Nord Est – e il continuo impegno proiettato all’innovazione ci permette di investire su macchinari all’avanguardia che, insieme al lavoro dei nostri professionisti fa la differenza dal punto di vista della diagnostica”.
 Lo strumento diagnostico più importante per lo studio di queste malattie è il polisonnigrafo, che permette di analizzare il sonno e la presenza di apnee notturne. Il paziente, dopo essere stato preparato con una serie di elettrodi e sensori va a dormire a casa.
Il vantaggio, rispetto agli esami che si effettuavano in passato solo in ospedale con tutti i disagi del caso, è quello di ottenere la fotografia di una notte maggiormente paragonabile a quelle abituali.
 L’actigrafo è un altro strumento importante: è un sistema che si basa sulla rilevazione del movimento ed ha la forma apparente di un orologio. Questo esame mediante algoritmi particolari è in grado di analizzare l’andamento del ritmo del sonno e della veglia.
 “Chi si rivolge all’ambulatorio del Sonno Cemes SYNLAB – conclude la dottoressa Chinaglia – spesso e volentieri non arriva con una diagnosi specifica. Esami specialistici e una consulenza spesso interdisciplinare permettono di identificare il disturbo e quindi curarlo con una terapia adatta”.
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