È morto per un cancro alla prostata O.
Le cause
Non del tutto chiare al momento le cause di questo tipo di tumore. Alla base del cancro vi è sicuramente una mutazione del DNA delle cellule, che causerebbe una proliferazione anomala delle stesse fino a generare una neoplasia. Tra i fattori di rischio che possono aumentare il rischio di tumore, l'età, la familiarità, l'obesità e una dieta ricca di grassi saturi. Inoltre, gli uomini afroamericani sarebbero più a rischio di altri, anche se le cause di questa incidenza sono sconosciute.
Come prevenire il tumore alla prostata
Prevenire il tumore prostatico è in parte possibile, tenendo sotto controllo il peso e limitando il consumo di grassi (soprattutto di quelli saturi come carni grasse e formaggi). L'utilizzo di sostanza antiossidanti come selenio e vitamina E non ha invece dimostrato sostanziali benefici.
I sintomi
Asintomatico nelle fasi iniziali della malattia, molto spesso il tumore alla prostata non viene scoperto fin da subito, tanto che il 30% dei casi emerge quando il cancro si è già diffuso oltre la ghiandola. Crescendo, però, la massa tumorale dà spesso origine a sintomi urinari. Tra questi, difficoltà a urinare, dolore quando si urina, sangue nelle urina o nello sperma, sensazione di non riuscire a svuotare la vescica.
La diagnosi
Una prima diagnosi della malattia può essere effettuata attraverso la misurazione del PSA - l'antigene prostatico specifico - con le analisi del sangue. Oltre a questo, altri metodi sono l'esplorazione rettale, l'ecografia prostatica ad alta risoluzione (MicroUS), l'RMN prostatica multiparametrica, la biopsia prostatica, la tomografia assiale computerizzata (TAC), scintigrafia ossea, PET total body con PSMA.
Le cure
Dopo la diagnosi e stabilito il grado di aggressività del tumore, l'urologo può consigliare al paziente diversi tipi di approccio alla malattia. La scelta del trattamento dipende infatti da fattori come l’estensione del tumore, la sua eventuale diffusione extra-prostatica, l’età del paziente e il suo stato di salute generale. Tra i metodi più usati, la sorveglianza attiva, la terapia focale, la chirurgia robotica, la radioterapia, l'ormonoterapia e la chemioterapia.