Un sì deciso ai vaccini per fragili ed anziani ma facendo leva sul senso di responsabilità e non sulla coercizione e avanti tutta con le misure per arginare gli arrivi dalla Cina dove il Covid è riesploso, con l'uso di tamponi per chi arriva dalla Cina, mascherine e isolamenti fiduciari.
«Ma l'Italia intanto prende precauzioni e alza la guardia. Nella lunga conferenza stampa di fine anno la premier tranquillizza. «Ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma la misura sia presa da tutta l'Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Sinora s'è rilevata solo Omicron. Per come la vedo io, penso servano i controlli: tamponi, mascherine, ma il modello di privazione delle libertà non è così efficace e lo dimostra molto bene il caso Cina». L'ordinanza del ministro Schillaci prevede tamponi per i viaggiatori cinesi, test molecolari se si risulta positivi per consentire il sequenziamento del virus, isolamento fiduciario nel caso di positività e tampone in uscita per certificare la guarigione. Per domani è convocata l'Unità di crisi per rafforzare il monitoraggio sui rischi. Sempre oggi è arrivata la decisione di prolungare fino al 30 aprile l'obbligo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. In Cina - aggiunge il ministro Schillaci - si è verificata una «tempesta perfetta», «un unicum paradossale». La nota tranquillizzante - dice - è che «i primi risultati di laboratorio evidenziano in Cina la circolazione di varianti e sottolignaggi già presenti nel nostro territorio». Dopo i dati preoccupanti sul volo arrivato a Malpensa ieri dove la metà dei passeggeri era positivo, oggi i test sui passeggeri del primo volo arrivato dalla Cina a Fiumicino ne hanno scoperti 5 su 49, nessuno dei quali sintomatico.
E mentre Forza Italia al termine dell'informativa al Senato del ministro Schillaci chiede, con l'intervento di Maurizio Gasparri, di rilanciare la campagna vaccinale sulla quarta dose e di non «abbassare la guardia» e la Gelmini ritiene «poco rassicurante la sfiducia nella scienza di parte della maggioranza», arriva dal Pd una dura critica «per la confusione in cui versa il governo». «Da una parte - ha detto la capogruppo dem a Montecitorio, Debora Serracchiani - abbiamo al Senato il ministro Schillaci che dice che ha prorogato l'obbligo della mascherina nei luoghi della sanità, che ha convocato l'unità di crisi e che sta prendendo provvedimenti importanti rispetto all'arrivo dei passeggeri dalla Cina, dall'altra, qui alla Camera ci costringono a far approvare un decreto (ndr Rave) che va in direzione diametralmente opposta». «Meloni scopre le mascherine, meglio tardi che mai» dicono i parlamentari M5S. «A gennaio calendarizzeremo l'istituzione della commissione d'inchiesta» sul Covid, ha infine annunciato il capogruppo di FdI alla Camera Giovanni Donzelli.