Obesità, dieci regole per tenere lontana la malattia

Sabato 12 Ottobre 2019
Obesità, dieci regole per tenere lontana la malattia
Durante la Giornate mondiale contro l'obesità, il 10 ottobre, l'ospedale Gaetano Pini di Milano ha stilato un decalogo per tenere lontana la malattia e lo ha distribuito ai pazienti.  «È necessario informare gli utenti e fare prevenzione sul tema dell’obesità e del sovrappeso visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la diffusione di tali condizioni come un’epidemia globale.
L’accumulo eccessivo di grasso corporeo, infatti, è un fattore di rischio per lo sviluppo di numerose patologie quali diabete mellito tipo 2, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia, steatosi epatica, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, sindrome delle apnee notturne e osteoartrosi
», sottolinea la dottoressa Michela Barichella, Responsabile della Nutrizione Clinica dell’ Istituto.

 1. Fare movimento
Molto spesso la pigrizia ha la meglio sulla scelta di iscriversi in palestra o fare altre attività. Per ovviare a questa mancanza bisogna prediligere esercizi che siano fattibili in qualsiasi momento e che non richiedano attrezzature particolari, come per esempio camminare a passo svelto almeno 45 minuti, un paio di volta alla settimana.

2. Attenzione ai condimenti
Il nostro olio d’oliva è ottimo, ma ne basta un cucchiaio a pasto. Ogni tanto si può scegliere anche il burro, ma un panetto non più grande di una zolletta di zucchero.

3. Non saltare i pasti
Il primo pasto della giornata a cui non bisogna rinunciare è la colazione. Diversi studi dimostrano che il consumo regolare di una prima colazione è associato a una riduzione del rischio di sviluppare obesità, eventi cardiovascolari e diabete. Proseguire poi la giornata aggiungendo altri due pasti e due spuntini. Mangiare quindi poco e spesso, cercando di masticare con calma e sezionando il cibo in pezzi piccoli.

4. Verdure a volontà e sì alla pasta, attenzione però alla frutta
Porzioni di pasta, pane o patate non eccessive e condite con moderazione aiutano il corpo a percepire la sensazione di sazietà, per questo non devono essere eliminati dalla dieta. Stesso discorso per la verdure: con poco condimento o senza se ne può mangiare fino a saziarsi. Lo stesso non vale invece per la frutta: non bisogna mangiare meno di due frutti al giorno, ma non più di 3 o 4. La frutta deve essere ben lavata e masticata. Può essere assunta anche con la buccia in modo da aumentare le fibre in circolo che aiutano a evacuare.

5. Ridurre l’alcool
Un bicchiere di vino o di birra ogni tanto non fa male. L’eccessivo consumo di alcool, invece, non aiuta il nostro corpo a eliminare i grassi. Ricordarsi invece di bere almeno due litri di acqua al giorno.

6. Introdurre il pesce nella dieta
Bisogna mangiare pesce almeno due volte alla settimana. È consigliabile assumere pesce fresco, ma per chi è impossibilitato ad acquistarne va bene anche il pesce surgelato, purché di qualità.

7. Porsi degli obiettivi raggiungibili Il dimagrimento eccessivo e rapido è nocivo per la salute, tanto quanto l’essere in sovrappeso. L’ideale è perdere circa 500 grammi alla settimana. Ricordandosi che dieta, letteralmente, significa “regime di vita”, quindi è necessario non solo controllare i pasti e quindi il peso, ma anche non eccedere con le proibizioni e non vivere il momento della dieta come un periodo tragico, bensì come una sfida con se stessi per migliorare il proprio benessere.

8. Mantenere il dimagrimento Un volta raggiunto lo scopo è importante mantenere il dimagrimento e quindi evitate le oscillazioni del peso (sindrome dello yoyo). È meglio, infatti, un lieve soprappeso costante che delle fluttuazioni.

9. Sì alla dieta, ma con gusto Ricordarsi che mangiare è un piacere e deve esserlo anche durante la dita, per questo è consigliabile variare cibi e ricette e, quando possibile, sperimentare.

10. Rivolgersi sempre a uno specialista
Le diete fai da te possono essere molto dannose per la salute. Bisogna sempre farsi seguire da uno specialista che va scelto con attenzione, valutando se l’approccio del professionista alla dieta tiene conto delle specificità di ogni persona.
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