Incoronata Boccia, la vicedirettrice del Tg1 parla di aborto a "Chesarà": «È un delitto, non un diritto»

L'intervento della giornalista nel programma di Serena Bortone, andato in onda ieri sera su Rai 3

Domenica 21 Aprile 2024
Incoronata Boccia, la vicedirettrice del Tg1 parla di aborto a "Chesarà": «È un delitto, non un diritto». Il Pd: «Inaccettabile»

Dal caso del monologo di Antonio Scurati a quello delle dichiarazioni sull'aborto di Incoronata Boccia. È ancora polemica per la puntata di ieri sera di "Chesarà". Ospite del programma di Serena Bortone, la vicedirettrice del Tg1 è finita infatti al centro del dibattito per alcune affermazioni sull'interruzione della gravidanza.

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Le parole della vicedirettrice del Tg1

«Mi rendo conto che sto per dire parole molto forti, lungi da me giudicare storie e persone, semmai il principio.

Stiamo scambiando un delitto per un diritto. Qua si ha paura, anche la politica, di dire che l'aborto è un omicidio. Non l'ho detto io: quando è stato conferito il premio Nobel per la pace a Maria Teresa di Calcutta hanno tremato i potenti della terra perché quando le hanno chiesto quale fosse il più grande dramma dell'umanità con coraggio quella piccola donna disse l'aborto, non la guerra». Queste le parole della vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia, ospite ieri sera di Serena Bortone a "Chesarà".

L'attacco del Pd

Immediato l'attacco del Pd dopo le parole di Incoronata Boccia, giudicate «inaccettabili» dai Dem. «Incoronata Boccia - attacca su X la senatrice del Pd Cecilia D'Elia - vicedirettrice del principale tg pubblico attacca in modo violento una legge dello Stato, e la scelta delle donne. Questa è la Rai di Meloni. Questo non è servizio pubblico». «Che cosa spinga una donna a definire delitto un diritto che in Francia è in Costituzione, resta un mistero. Di cui lei, la giornalista Incoronata Boccia risponderà alla sua coscienza, ma di cui devono rispondere anche i vertici Rai. Può ancora ricoprire il ruolo di vice direttrice del principale tg del Paese chi offende le donne e le leggi? C'è un problema nella più grande azienda culturale italiana che va dalla censura all'offesa delle leggi dello Stato. Vergognoso e inaccettabile». Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 07:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA