Silvia Pini, la prima donna primario di Ortopedia in Veneto e la terza in Italia. Ama motocicletta, immersioni e sci

Laureata all'università di Padova, è cresciuta a Mogliano Veneto. "Ha vinto perché è la più meritevole e la più brava"

Martedì 7 Marzo 2023 di Raffaella Ianuale
Silvia Pini

DOLO - Ama lo sci, la motocicletta e le immersioni subacquee, ma quando è in sala operatoria ha i nervi d'acciaio. Unisci l'esperienza in vari ospedali e arriva il podio: gradino più alto in Veneto e terza classificata in Italia.  Silvia Pini è infatti la prima donna a capo di un reparto di Ortopedia in Veneto e la terza in Italia. Dal primo marzo è il nuovo primario ortopedico dell'ospedale di Dolo (Venezia). «E sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia - dice -.

Il giorno in cui in quanto donna non devo dimostrare niente a nessuno. Quando le donne perdono tempo a cercare di dimostrare quello che valgono in più rispetto agli uomini, hanno già perso. Io mi impegno a fare il mio lavoro, a dare quello che ho e che so. Il genere non è marcia in più, né in meno». Veneta non di nascita ma di adozione, si è laureata all'Università di Padova, è cresciuta a Mogliano Veneto ed ora vive nella città del Santo.

La più meritevole

«Ha vinto il concorso il più bravo, il più titolato e il più preparato ortopedico tra una rosa di professionisti d'eccellenza - dice il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. Il fatto che il più meritevole si sia rivelato un medico donna, riempie d'orgoglio la nostra azienda sanitaria». Soddisfazione anche per Maria Silvia Spinelli, chirurgo ortopedico oncologo responsabile della Commissione pari opportunità della Società italiana ortopedia e traumatologia (Siot): «Quando Silvia Pini è stata nominata primario abbiamo tutte esultato di gioia. Vediamo nella sua nomina una realizzazione per ognuna di noi, uno sguardo al futuro a cui possiamo ambire. La branca di ortopedia in Italia è dominata dagli uomini medici, e non solo in corsia e in sala operatoria, ma anche all'Univesità in ambito accademico: è l'unica specialità medica che non ha professori ordinari donna».

Chi è Silvia Pini

Pini è nata a Monza, è cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova. Oltre ad amare la motocicletta, le immersioni subacquee e lo sci, scatta foto, scrive racconti e ha recitato per passione. «Mi sono innamorata del corpo umano da bambina. Sono stata attratta dalla medicina perché mi incuriosiva il funzionamento del corpo umano e di come siamo fatti. Volevo capire com'era - racconta -. E l'ortopedia è una delle branche chirurgiche più vaste: i distretti chirurgici sono tantissimi, riguardano differenti parti del corpo e si può avere a che fare con tutte le età, da quella pediatrica all’ultracentenaria. È una chirurgia funzionale: ad ogni problema si cerca una soluzione pratica». Laureata all'Università di Padova, ha già lavorato in Veneto prima 12 anni nell'ospedale di Dolo e poi anche al Cto di Camposampiero.

I complimenti di Zaia 

“La sanità veneta offre il suo contributo concreto a celebrare la giornata dell’8 marzo. Complimenti speciali alla dottoressa Silvia Pini, prima donna a diventare primario in un reparto di ortopedia veneto all’Ospedale di Dolo, e terza in Italia, in una specialità complessa sinora rimasta appannaggio di chirurghi uomini. E’ un segnale forte e bello”. Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, complimentandosi con la neo primaria di Ortopedia dell’Ospedale di Dolo, in provincia di Venezia. “Ennesima dimostrazione – dice il Governatore – che le donne non hanno da dimostrare niente a nessuno, e quelle venete (la dottoressa è nata a Monza, ma è cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova) anche in questo sanno primeggiare”. “Si dice – prosegue Zaia – che in ortopedia prevalgano gli uomini perché alla perizia medica serve abbinare anche forza fisica. Convinzione sfatata: la dottoressa Pini è una donna normale e la sua forza, prima che nelle braccia, è nella volontà incrollabile. Sono convinto che altre colleghe ne seguiranno le orme con successo”. “Concludo – finisce il Governatore – associandomi con tutta la convinzione possibile a quanto la stessa protagonista ha dichiarato, e cioè che il sogno diverrà realtà quando questa non sarà più una notizia. Oggi lo è ancora, speriamo che al più presto non lo sia più, ma la notizia di oggi è bella, perchè è un segnale concreto per il futuro”.

Ultimo aggiornamento: 21:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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