Portogruaro. Poliziotta, contagiata durante il servizio, muore di meningite: la figlia ritira la medaglia d'oro

Lunedì 9 Ottobre 2023 di Marco Corazza
Portogruaro. Poliziotta, contagiata durante il servizio, muore di meningite: la figlia ritira la medaglia d'oro

PORTOGRUARO - Orfane della mamma morta a causa della meningite: a distanza di 24 anni la primogenita, sulle orme della madre, ritira la medaglia d'oro. Il riconoscimento è per Mirca Bergamo, assistente capo della Polizia ferroviaria di Venezia al Posto polfer di Portogruaro, deceduta il 22 febbraio del 1999 a causa di uno shock settico da meningite.

Un'infezione che la poliziotta contrasse a seguito di ripetuti servizi di traduzione e accompagnamento degli immigrati. Allora, nonostante le accortezze, l'assistente capo della Polizia rimase infettata da un cittadino extracomunitario ammalato di meningite. Lei se ne accorse troppo tardi, quando quella sera, mentre stava allattando la più piccola delle tre figlie, di appena un anno, fu colpita da un fortissimo mal di testa. Mirca, che era a letto con il marito, riuscì solo a girarsi per chiedere al coniuge di tenere in braccio la bambina. Il decesso arrivò da lì a poco per l'infezione contratta in servizio mentre portava aiuto a chi, come ora, scappava in cerca di un futuro.

FUTURO NEGATO

Il futuro che per la poliziotta di Portogruaro si è fermato a 34 anni, minando anche quello delle tre figlie Vanessa, Tatiana ed Emanuela rimaste orfane rispettivamente all'età di 10, 8 e 1 anno. Tre bimbe la cui vita è cambiata in quel febbraio dello scorso millennio. Senza la mamma per loro non è più stato lo stesso ma l'amore per la mamma è stato sempre forte. Il 29 settembre scorso, in occasione di San Michele patrono della Polizia, la primogenita Vanessa ha ritirato in municipio a Valvasone dal questore di Pordenone Luca Carocci la medaglia d'oro per merito civile in memoria di Mirca Bergamo: una delle prime donne entrata nella Polizia di Stato con il primo corso per "agente di polizia" loro riservato nel 1986. Professione che prima era destinata esclusivamente solo al sesso maschile. Vincitrice quindi del primo concorso aperto alle donne, fu destinata al corso di formazione nella scuola allievi agenti di Bolzano e poi al Compartimento Polizia ferroviaria di Venezia; per poi riuscire ad avvicinarsi alla famiglia ottenendo il trasferimento al Posto polfer di Portogruaro. San Michele Arcangelo, con la spada e la lancia, è stato proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII il 29 settembre 1949 «per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini». Lo stesso spirito che ha spinto e contraddistinto Mirca e anche la figlia Vanessa ad arruolarsi nella Polizia di Stato.

LA CERIMONIA

La cerimonia è stata anticipata dalla santa messa officiata dal vescovo della Diocesi Concordia-Pordenone monsignor Giuseppe Pellegrini e seguita dalla consegna delle premiazioni in presenza delle massime autorità del territorio, da prefetto, questore e familiari dei caduti della Polizia di Stato. Nella Sala Roma, all'interno del palazzo comunale di Valvasone il questore di Pordenone ha consegnato i riconoscimenti agli agenti che si sono distinti in operazioni di polizia giudiziaria e soccorso pubblico nonché le medaglie di commiato del Capo della Polizia. Il riconoscimento, rilasciato dal ministero dell'Interno come status di Vittima del Dovere, è arrivato nelle mani della figlia Vanessa. Agli amici la poliziotta ha confessato di essere orgogliosa per aver ricevuto la medaglia "a ricordo della nonna" che i suoi due figli non hanno mai conosciuto.

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