SAN DONA' DI PIAVE - Lino Maritan, 80 anni, è morto nella sua casa di San Donà di Piave. Fratello del più potente Silvano, già a capo della succursale di San Donà della Mafia del Brenta di Felice Maniero, stava scontando una pena per droga agli arresti domiciliari, proprio a causa delle sue precarie condizioni di salute.
Di cinque anni più anziano di Silvano, era sempre vissuto all'ombra del fratello, capo indiscusso del clan Maritan, in carcere dal 2016 per l'omicidio di Alessandro Lovisetto.
Lino era stato arrestato nel gennaio scorso, insieme ad altre sette persone, tra cui il figlio Luciano, nell'ambito di un'indagine condotta dai carabinieri per un giro di estrosioni, sempre legate al mondo della droga, ad opera del clan Maritan.
Dall'ottobre dello scorso anno, invece, Lino stava scontando, ai domiciliari, una pena di poco meno di due anni per droga. Anche in quel caso era stato coinvolto insieme al clan familiare. L'operazione Lucky, che nel 2012 aveva portato ad una dozzina di arresti, aveva ricostruito un giro di cocaina fatta arrivare in Veneto dal gruppo che si riforniva da trafficanti calabresi attivi nel Milanese.