Sciacallo ucciso e appeso al Parco di Claut: taglia di 1.500 euro a chi fornisce notizie

Lunedì 11 Marzo 2024 di Loris Del Frate
Lo sciacallo dorato appeso

CLAUT - Una taglia di 1.500 euro a chi sarà in grado di dare informazioni utili per individuare la persona che ha ucciso lo sciacallo dorato e lo ha appeso con un fiocco rosso al collo sul cartello che delimita l’ingresso del Parco delle Dolomiti a Claut. La taglia è stata resa disponibile dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente. Resta ancora da capire, però, se l’animale, razza protetta, è stato ucciso con un colpo di fucile, oppure è stato investito. Certo, la differenza è sostanziale, perché in caso di bracconaggio, saremmo davanti ad un reato penale, perpetrato con la volontà di uccidere un animale protetto per poi metterlo in bella vista, a mò di atto di sfida in uno dei luoghi simbolo della montagna pordenonese.

L’AUTOPSIA

Discorso diverso, invece, se l’animale è stato investito ed è morto per i traumi riportati. Non sarebbe certo il primo, in regione ci sono stati almeno altri due casi in provincia di Udine. Anche nel caso dell’investimento volontario, però, c’è sempre la questione del senso di spregio con l’affissione dell’animale morto all’ingresso del parco. Ora toccherà all’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni sul corpo dell’animale stabilire come è morto lo sciacallo dorato. Intanto stanno proseguendo le indagini per capire chi possa aver messo la carcassa su un palo in bella mostra. Resta in ogni caso valida la ricompensa in entrambe le ipotesi, perché se fosse finito sotto le ruote di un’automobile, in maniera incidentale, c’è sempre la necessità di capire chi lo ha messo in mostra.

LE ASSOCIAZIONI

«C'è molta preoccupazione attorno al ritrovamento dello sciacallo dorato trovato morto e appeso al cartello di benvenuto del Parco naturale delle Dolomiti friulane lungo la strada che da Claut conduce a Cimolais - spiegano i rappresentanti del sodalizio Difesa Animali ed Ambiente - e mentre si attende di conoscere le cause della morte che potranno essere chiarite solo dall'esito dell'esame autoptico, il ritrovamento ha creato sconcerto tra la popolazione locale e gli amanti degli animali». Da qui la decisione di mettere a disposizione una ricompensa di 1.500 euro che verrà pagata a chi - come detto - con la sua testimonianza rilasciata secondo i termini di legge alle forze dell'ordine, aiuterà ad individuare e far condannare il responsabile o i responsabili di questo crimine. «Lo sciacallo dorato è un animale protetto - spiegano ancora dall'associazione - che non da alcuna noia nè agli umani ne agli animali, per questo riteniamo questo gesto assurdo e senza senso, auspichiamo però che il responsabile o i responsabili vengano presi al più presto e condannati severamente».

LE INDICAZIONI

È sempre più evidente che il fatto di aver preso l’animale, magari trovato morto a terra perché investito e appeso davanti all’ingresso sul cartello di benvenuto al parco, è una sorta di sfida alla Regione e alle guardie venatorie a fronte delle tensioni che da tempo sono sfociate per la presenza di troppi lupi nella zona che attaccano i greggi e fanno stragi di ovini. In pratica quello sciacallo in mostra potrebbe voler dire: se non ci pensate voi a risolvere il problema, lo faremo noi. Ovviamente la cosa sarebbe ancora più grave, perché potrebbe essere ripetuta, se l’animale fosse stato ucciso con un colpo di fucile»

Ultimo aggiornamento: 11:14

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