Non ci stanno.
LA REAZIONE
«Bene hanno fatto i 27 docenti dell’istituto a dissociarsi da questa iniziativa e a condannarla, in una lettera ufficiale diretta alla dirigente scolastica. L’identità di genere - spiegano le associazioni - è una dimensione fondamentale e scientificamente riconosciuta dell’identità sessuale di una persona, e la comunità scientifica - in particolare le associazioni di medici e psicologi - riconosce l’omosessualità e la transessualità come espressioni sane e normali dell’identità umana. In pratica - vanno avanti - una propaganda antiscientifica e una lesione dei diritti e della dignità degli studenti». «Le associazioni Lgbtqi+ della regione, da molti anni impegnate a combattere lo stigma che colpisce le adolescenti transgender o gender non conforming, anche nel contesto scolastico, denunciano il comportamento irresponsabile di chi ha organizzato in una scuola pubblica un evento in cui l’identità di genere viene messa in dubbio. L’identità di genere è una dimensione fondamentale e scientificamente riconosciuta dell’identità sessuale di una persona, insieme al sesso assegnato alla nascita e all’orientamento sessuale».
I TRAUMI
«I traumi reali li vivono invece le persone transgender e gender non conforming quando frequentano ambienti di studio, di lavoro e di vita in cui la transfobia alimenta l’odio, l’intolleranza e la discriminazione nei loro confronti. Ed è veramente ipocrita parlare di delicatezza e rispetto, quando in un contesto scolastico, che dovrebbe educare al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, si definisce l’identità di genere come un’ideologia. È molto grave quanto accaduto all’Isis Sacile e Brugnera. Nessuna parola è stata spesa su quanto invece la scuola può fare per promuovere la cultura del rispetto». Da qui la richiesta ufficiale alla direzione regionale di non consentire più nelle scuole pubbloiche incontrin di quel tipo. È già in moto ha raccolta di adesioni. «Da quindici anni portiamo nelle scuole della nostra regione il progetto “A scuola per conoscerci”, nato proprio per prevenire e contrastare il bullismo omo lesbo bitransfobico nel contesto scolastico. Proporremo questo progetto anche all’Isis di Sacile e Brugnera».