MONTEBELLUNA (TREVISO) - Offese alla capogruppo e all'onorevole: «Fatto gravissimo». È il sindaco Adalberto Bordin il più deciso nello stigmatizzare le espressioni con cui, in un messaggio WhatsApp, il consigliere leghista Andrea Piovesan avrebbe bollato, con una sorta di didascalia a una foto pubblicata dalla capogruppo leghista Annamaria Moretto, dopo un incontro svoltosi la settimana scorsa a Trevignano, l'onorevole Ingrid Bisa e la Moretto stessa. «La questione -dice- è all'attenzione della segreteria della Lega. Se venisse appurata la veridicità delle affermazioni del consigliere, sarebbero gravissime». Effettivamente, se su uno dei due appellativi, "oca", che sarebbe stato attribuito alla capogruppo Annamaria Moretto, forse si potrebbe anche cercare di sorvolare e andare oltre, il secondo, destinato all'onorevole e inerente in modo diretto alla sfera sessuale, appare irripetibile. La sensazione è che il consigliere li abbia inviati, a corredo della foto, nella chat della lega sbagliando chiaramente gruppo. Con ogni probabilità, il destinatario era qualche amico o, più probabilmente, quell'ala del Carroccio a lui più vicina. La situazione, però, è sfuggita di mano. «Vedremo con calma -dice il segretario della Lega Sergio Zanella- cosa fare. Parlerò con Andrea e Anna. Sono dialettiche interne e il brutto dei social è che tutto viene amplificato». Tanto che, nella questione, è stato coinvolto anche il segretario provinciale Dimitri Coin, destinatario di un'imbarazzatissima telefonata dello stesso Zanella. «Sono abituato a non ragionare a caldo -dice il segretario provinciale- al momento non sono stati presi provvedimenti. Parleremo con tutti gli interessati.
Il post, la capogruppo: «Quello che ha scritto è da condannare»
Comunque, che si sia reso conto di aver sbagliato è abbastanza chiaro, tanto che ha indirizzato le scuse per lo meno alla Moretto. Come lei stessa racconta: «Sono sincera -dice la capogruppo- speravo di poter risolvere la cosa all'interno del nostro Gruppo, ma purtroppo il fatto ora è diventato pubblico. Quello che ha scritto Piovesan è da condannare, si è rivelato un bruttissimo post sessista che offende due donne. Dopo il mio disappunto, si è scusato con un vocale sul mio WhatsApp. Mi sono sembrate anche scuse sincere che non giustificano la gravità delle parole usate pubblicamente contro me e l'onorevole Bisa. Per i provvedimenti che verranno presi, sarà la segreteria provinciale a pronunciarsi». L'altra “vittima” al momento tace. «Non intendo rilasciare dichiarazioni», dice la Bisa.