PIEVE DEL GRAPPA (TREVISO) - «La televisione è stata una bella esperienza, ma credo non sia il luogo adatto a me. Voglio inserirmi nel mondo dell'agricoltura e ho deciso di riaprire la malga del nonno». Giselda Torresan che impara a “fresare l'orto”. Che pianta cipolle e patate. Che sistema il recinto della malga di famiglia a Seren del Grappa. E pensa al futuro. Possibilmente come contadina e imprenditrice. Orto, ristoro e magari b&b a Malga Giselda. Polenta e social dunque per l'influencer del Grappa? «Mi hanno chiesto di tornare in fabbrica. In realtà spero di inserirmi nel mondo dell'agricoltura. Non è una cosa nuova, era un progetto che avevo prima di entrare nella casa del Grande Fratello. Desidero prendere gli animali, riaprire la malga.
LA SCELTA
Le prime pagine, le comparsate nei programmi tv, le interviste verità e soprattutto il GF sembrano ricordi lontani. Dopo quei due mesi o poco più che le hanno un po' cambiato la vita regalandole notorietà, critiche ma anche molti follower, Giselda è tornata alla propria realtà. E ha deciso di impegnarsi seriamente per mettere su un'impresa agricola in proprio. «Mi sto dando molto da fare insieme a mio padre. I miei genitori mi sostengono e questo mi dà slancio. Ora stiamo rifacendo gli orti, abbiamo rimesso in ordine tutti i recinti. Il passo successivo è sistemare e ritinteggiare l'interno della malga». Questo luogo aggrappato a pochi chilometri da Cima Grappa un tempo di chiamava Cason de medo ed era il quartier generale del nonno di Giselda. «Faceva l'agricoltore e allevava gli animali per produrre salami. Ma la specialità erano i formaggi: bastardo e morlacco del Grappa». Dieci anni fa il nonno è mancato e la malga è stata chiusa. Ma Giselda ha sempre frequentato quei posti e a riaprire l'attività ha sempre un po' pensato. «Abbiamo anche una casa non troppo distante, lì mi piacerebbe valutare in futuro l'apertura di un bed&breakfast. E poi desidero mettermi a studiare e diventare guida».
I PROGETTI
Molti progetti, tutti legati al suo ambiente di elezione. «Non è semplice, io non so come funzionino queste cose, ma sto prendendo pian piano contatto per capire chi potrebbe aiutarmi ad aprire la mia azienda e se ci sono anche degli incentivi». Intanto si gode i primi orti ordinati e arati. «Qui piantiamo patate, cappucci, fagioli». A differenza del nonno, Giselda vorrebbe far diventare la malga un punto di ristoro. «Il nonno produceva salumi e formaggi ma la malga non era aperta al pubblico. Io ho un carattere diverso e mi piacerebbe molto realizzare questa cosa». Nomi possibili? «Un caro amico mi ha dato l'idea: Malga Giselda». Ma è tutto da costruire: Torresan sta iniziando a muoversi nel complicato mondo della burocrazia e dei permessi sostenuta in questa scelta dalla famiglia. «La vita della contadina non mi spaventa, anche lavorare in fabbrica non è che sia tanto semplice. E vengo da una famiglia contadina. Mio nonno ha sempre fatto questo nella sua vita».