Barista morto d’infarto durante la rissa, tutti assolti

Lunedì 8 Aprile 2024 di Giuliano Pavan
Alessandro Sartor, il barista deceduto a 46 anni

CISON DI VALMARINO (TREVISO) - Tutti assolti nel processo per la rissa scoppiata la notte tra il 30 e il 31 maggio 2019 all'esterno del Bakaro, il locale della frazione di Tovena dove lavorava il barista Alessandro Sartor, stroncato da un infarto a 46 anni proprio quella sera, dopo l'episodio che aveva creato trambusto all'esterno del bar. Inizialmente, per quel decesso, vennero indagati i fratelli Alberto e Francesco Stella, 35 e 29 anni, per l'accusa di omicidio preterintenzionale.

Le indagini della Procura avevano poi portato, come sempre sostenuto dai diretti interessati, all'archiviazione del caso, decretata dal gip nonostante l'opposizione dei familiari di Sartor.


L’UDIENZA
Chiuso quel capitolo, che l'avvocato Danilo Riponti, difensore degli Stella, aveva detto di aver lasciato «cicatrici profonde nei sui assistiti, che per due anni hanno sopportato insulti sui social, anche rivolti ai loro familiari, essendo completamente innocenti», se ne era aperto un altro per Alberto e Francesco. Stavolta, appunto, per l'accusa di rissa. Con loro, sotto accusa per la stessa tipologia di reato, c’erano altre nove persone: si tratta di Luca Viviani, 31enne di Sernaglia della Battaglia, Mattia Moschetta, 23enne di Farra di Soligo, mattia Grava, 31enne di Conegliano,Gianluca Dorigo, 35enne di Conegliano, Federico D'agostin, 27enne di Cison di Valmarino, Simone Da Soller, 24enne di Cison di Valmarino, Samuele D'Agostin, 27enne di Cison di Valmarino, Alessio Dorigo, 29enne di Cison di Valmarino, e Alberto Marostica, 34enne di Follina. Poco fa la sentenza: non c’erano prove a carico degli imputati.

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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