Al via la 23.ma edizione del Festival Biblico, 15 iniziative sul tema "amore"

L'edizione per i venti anni del Festival biblico è l'undicesima a coinvolgere il Polesine

Giovedì 9 Maggio 2024 di Nicola Astolfi
Festival biblico, edizione 2023

ROVIGO - Amore immenso, che cura e non possiede, spontaneo e incondizionato. Agápe è l'amore del prossimo. Ed è il termine greco che nella teologia cristiana viene utilizzato per indicare l'amore di Dio nei confronti dell'umanità. È questo il tema del 20, Festival biblico che nel programma di Rovigo, da oggi a domenica, riunisce 15 iniziative, tutte a ingresso gratuito, in un grande evento promosso dalla diocesi di Adria e Rovigo.

Nel Nuovo Testamento la radice del termine greco che indica l'amore, agápe, risuona ben 320 volte e Giovanni evangelista è l'autore che conia una straordinaria definizione di Dio: “Dio è amore". E tanto ha amato il mondo “da donare il suo Figlio unigenito". Amare significa dare, e per amare come Dio ci ama, allora “anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli". Scegliendo agápe come tema, dunque l'amore di Dio, il Festival biblico racconta quest'anno un modo di abitare il mondo, a livello sociale e civile, nella concretezza delle relazioni della vita di ogni giorno.


IL PENSIERO
«L'obiettivo del Festival biblico è far incontrare con la Bibbia le domande che uomini e donne portano nel cuore: agápe - spiega il vescovo di Adria e Rovigo, Pierantonio Pavanello - è il cuore della Bibbia e in tempi di conflitti e divisioni è un tema quanto mai attuale. Abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza dell'amore che si dona agli altri». Così anche Giovanni Bonatti, per il Comitato organizzatore del Festival, afferma: «In questo periodo soprattutto, dove sembra che le persone, e le istituzioni, non trovino altro modo di incontrarsi che quello di scontrarsi, avere un atteggiamento di gentilezza, di rispetto e di cura verso l'altro, credo sia indispensabile».
La ventesima edizione a livello regionale «è un compleanno importante per questo Festival e il tema scelto, che attraversa ogni pagina delle Sacre Scritture, è un concetto-idea-potente nella sua essenzialità, e quasi radicale per questi tempi. Si parlerà dell'amore nella sua forma più profonda ed espansiva», conferma il coordinatore dell'edizione di Rovigo del Festival biblico, Daniele Pavarin.
L'edizione per i venti anni del Festival biblico, l'undicesima a coinvolgere il Polesine, ribadisce così il "comandamento" che riassume in sé ogni proposta morale del Vangelo: amarsi gli uni gli altri. Come? Incrociando vite diverse e affidandosi gli uni nelle mani degli altri, modellando il proprio amore a quello, infinito, di Dio e del Figlio di Dio. La sezione di Rovigo del Festival, poi, si caratterizza in modo originale per essere opera partecipata da un comitato (formato da molte persone, in particolare laici) che lavora in modo permanente tutto l'anno e che negli ultimi anni si è esteso ad alcuni centri della diocesi: nell'edizione 2024 sono Badia Polesine, Santa Maria Maddalena, Canaro, Occhiobello e Adria. Questa nuova edizione si segnala, inoltre, perché ogni evento è accompagnato anche da indicazioni bibliografiche, collegando così i temi affrontati a riferimenti nei libri disponibili anche nella Rete provinciale delle biblioteche: così dunque, «in questo momento eccezionale, e di forte riflessione, le strutture che sono nel territorio possono trasmettere in maniera continuativa i valori che verranno discussi in questi giorni», spiega Adriano Mazzetti, già direttore dell'Accademia dei Concordi e da qualche anno volontario nella gestione della Biblioteca del Seminario di Rovigo.

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