Cantiere Vittoria, un salvagente per i 53 dipendenti: la cassa integrazione straordinaria primo passo verso il rilancio

Giovedì 9 Maggio 2024 di Guido Fraccon
Il Cantiere navale Vittoria

ADRIA - Scattano gli ammortizzatori sociali straordinari per le maestranze di Cantiere navale Vittoria. L'azienda ha sottoscritto lunedì 6 maggio, al Ministero del Lavoro, un accordo per l'avvio della cassa integrazione straordinaria, ai sensi dell'articolo 44 del Dl. 109/18 con decorrenza 1 maggio e fino al 31 dicembre 2024. Questo il dato saliente del tavolo di lavoro organizzato a Venezia per analizzare la situazione in cui versa la realtà adriese specializzata nella progettazione e costruzione di imbarcazioni militari, paramilitari e commerciali e da trasporto e le prospettive per lo stabilimento di via Leonardo da Vinci.

IL SUMMIT
L'incontro, convocato dalla Regione, coordinato da Giuliano Bascetta dell'Unità di crisi aziendali di Veneto lavoro, ha visto la partecipazione della Direzione lavoro regionale, dell'azienda e dei suoi consulenti; erano presenti inoltre Confindustria Veneto Est, le sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Rovigo e i rappresentanti dei lavoratori. Non era stato invitato il Comune di Adria. Nel corso del summit sono state richiamate le vicende che hanno condotto alla crisi attuale che vede l'azienda impegnata nella presentazione di un piano di ristrutturazione. Il tavolo ha condiviso l'obiettivo del salvataggio di cantiere navale e delle competenze dei 53 lavoratori attualmente in capo alla ditta, realtà industriale di alto profilo. Di questi 53 dipendenti, 27 sono operai, 21 impiegati, 3 apprendisti e due i dirigenti. Oltre all'attivazione degli ammortizzatori sociali straordinari, è stato sottoscritto, tra l'azienda e le parti sociali, un accordo per le politiche regionali che potranno essere rivolte ai lavoratori a rischio.
«Le pregresse vicende - si legge in una nota emessa dalla Regione al termine dell'incontro - hanno causato una perdita di competitività dell'azienda dovuta anche a fattori esterni, come l'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia.

Ritorni economici rilevanti e promettenti prospettive sussisterebbero tuttora con particolare riferimento a imbarcazioni e commesse».

PERCORSO DI RILANCIO
A questi orizzonti di mercato i vertici aziendali guarderebbero per il rilancio dell'impresa che dovrà necessariamente vedere l'ingresso di nuovi investitori la cui ricerca procederebbe senza sosta. I tempi però sono ristretti: il termine dell'attività produttiva è fissato per fine luglio. Da quanto è emerso il Vittoria possiede importanti competenze industriali, certificazioni e spazi mercato che al momento hanno suscitato le attenzioni di due soggetti industriali che avrebbero sottoscritto con l'azienda accordi riservati.
Le parti sindacali e Confindustria Veneto Est hanno espresso piena disponibilità a supportare il processo di rilancio anche mediante la ricerca di ulteriori subentranti. Come richiesto dalle parti presenti, la Regione Veneto, anche attraverso l'Unità di crisi aziendali, sarà impegnata a supportare e monitorare il processo. Il prossimo incontro è previsto 11 giugno.
«Ringraziano l'assessore Elena Donazzan ed il dottor Bascetta - hanno sottolineato il coordinatore provinciale Uil Gino Gregnanin e il segretario generale della Uilm, Mirco Bolognesi Opellio - per avere convocato il tavolo regionale. Stiamo lavorando per il salvataggio della storica impresa di Adria e delle competenze professionali dei 53 addetti. Auspichiamo si possa rilanciare l'azienda con l'ingresso di un nuovo investitore».
 

Ultimo aggiornamento: 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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