PRATA DI PORDENONE - Un'escalation di atti violenti culminati in un'aggressione diretta e mirata al presidente dell'unione Sikh Italia, Satwinder Singh, consigliere dell'associazione che gestisce il tempio di preghiera di Pasiano.
La maxi rissa: cosa è successo
Di poche settimane l'attentato al garage di Satwinder con l'incendio delle due auto, ieri la spedizione minacciosa a Villanova di Prata, a casa di una delle tre figlie, dove si sarebbe riunita tutta la famiglia per cena. 45 le persone coinvolte, 15 di una fazione, 30 dell'altra. Sette in tutto i feriti, tutti con arma da taglio. L'Unione Sikh parla di un attacco premeditato. Prima una quindicina di auto a Rivarotta di Pasiano, puntate verso l'abitazione di Satwinder, poi intorno alle nove la spedizione nella frazione di Prata. Li cercavano con spade, bastoni e un'arma. E lì li hanno trovati. Assalito il padre della ragazza, al centro della spedizione, nell'agguato è rimasto gravemente ferito anche il marito, ora ricoverato all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Picchiata anche la sorella, che ha riportato lesioni lievi e fortunatamente è già stata dimessa. «Dopo le auto incendiate a casa dei miei genitori sono state installate le telecamere. Ieri sera, quando abbiamo visto una quindicina di macchine parcheggiate lì fuori abbiamo chiamato i carabinieri, dicendogli di intervenire. Questa è gente cattiva, è nata la mafia indiana. Temevamo sarebbero venuti qui» racconta Aniljit Kaur Baiwa, figlia del presidente dell'Unione. Quaranta minuti dopo l'orda impazzita era già sotto casa. Un via vai di auto e motorini che ha svegliato l'intera frazione di Prata. In pochi minuti si è scatenato l'inferno, filmato dai balconi delle case vicine. Nella feroce aggressione è stato ferito il padre della ragazza, al centro della spedizione, e in maniera grave il marito, ora ricoverato all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Picchiata anche la sorella, che ha riportato lesioni lievi e fortunatamente è già stata dimessa.
«Vogliono il potere del tempio»
Al centro della vicenda ci sarebbe la gestione del tempio, contesa dalla fazione avversaria. Intanto la paura sale e immaginare un futuro qui sarebbe sempre più incerto. «Io con un bambino di quattro mesi non posso stare così. Questi non hanno paura di niente. Tutto è cominciato a luglio, ma da allora le forze dell'ordine hanno mai fatto qualcosa?»