Nel frutteto urbano arrivano le ruspe, il Comune ha deciso di trasformarlo in un parcheggio

Martedì 7 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Ruspe nel frutteto del bosco urbano

PORDENONE - Da un frutteto a un parcheggio. In pieno centro. E scoppia un'altra protesta che vede coinvolte in parte le stesse persone che si erano mobilitate per i tigli dell'ex fiera. Motivo del contendere un fazzoletto di verde che si trova lungo via Marco Polo, in peno centro cittadino. Un pezzetto di terra dietro il palazzo in via Matteotti che ospita il Consorzio Cellina Meduna. La terra era stata utilizzata da alcuni ragazzini delle scuole che avevano fato alcuni orti, piccoli esperimenti di agricoltura e l'obiettivo era farlo diventare un frutteto.

Una macchia di verde tra il cemento.

LA SCELTA
Troppo bello per essere vero, visto che l'amministrazione comunale a fronte del fatto che in zona ci sono pochi posti dove parcheggiare, ha chiesto e ottenuto dal Consorzio la disponibilità dell'area per realizzare un parcheggio. Piccolo, una ventina di auto, ma pur sempre utile per aiutare a decongestionare una zona a grossa intensità. Solo che il cemento del parcheggio si mangerà anche quella macchia di verde. E così ieri mattina, 6 maggio, dopo che su Facebook sono apparse le foto di Luigina Perosa con una ruspa che stava operando all'interno di quello che doveva essere il frutteto, è scattato l'allarme tra i protettori del verde cittadino.

TUBI DELL'ACQUA
In realtà i lavori non erano quelli per la realizzazione del parcheggio, ma erano in realtà relativi alla realizzazione di una rete per l'acquedotto. C'erano dei tubi da posare. In ogni caso il sito è stato scavato e l'erba di fatto non esiste più. In ogni caso il nuovo park prenderà il posto dell'area verde e sono scattate le proteste anche di alcuni consiglieri comunali.

I RESIDENTI
Il primo a prendere posizione è Nicola Conficoni. «La reazione negativa dei residenti alla vista delle ruspe in azione, ha anticipato l'ostilità del quartiere verso la prevista realizzazione di un parcheggio al posto del frutteto, solo rimandata. Dopo avere abbattuto gli alberi nell'ex fiera, purtroppo, ancora una volta l'amministrazione comunale intende sacrificare il verde. Il contestato intervento, peraltro, non risolverà il problema della sosta scaturito dalla mancata realizzazione del multipiano in Piazza di Popolo, che ha comportato la perdita di quattro milioni di euro ottenuti con il Pnrr. Il conto pagato dai cittadini per l'errata pianificazione della giunta, dunque, si fa sempre più salato, a testimoniare quanto sia pensante l'eredità lasciata dall'ex assessore Cristina Amirante, prima responsabile della cementificazione in atto di Pordenone che nell'ambito in questione sta portando alla edificazione del grattacielo in via Molinari».

IDEE POCO CHIARE
«Quando non si hanno reali convinzioni su ciò che si sta facendo, succede che poi si dia il via ad altre azioni che contraddicono quelle appena fatte. Incongruenze che, pur passando quasi inosservate, sottolineano invece un concetto profondo di estraneità al tema e di pianificazione casual». Dura anche la consigliera 5Stelle, Mara Turani. «È il caso del frutteto di via Marco Polo, una piccola area verde che aveva la presunzione nel maggio 2021 di essere un frutteto urbano con finalità sociali, ricreative, didattiche, ma aveva anche la presunzione di essere un'area aggregativa, messa a disposizione dal Consorzio Cellina-Meduna al Comune, gratuitamente per dieci anni, salvo poi, nel 2024, veder tramutare tutte queste meravigliose intenzioni in un bel parcheggio per le auto . La promozione alimentare biologica per il consumo familiare o collettivo di cui ci si è riempiti la bocca sfioriscono ora miseramente di fronte alla betoniera di turno».

TRISTE REALTÀ
«E noi cittadini che assistiamo al triste epilogo della storia, oltre al cambio degli assessori al Verde - conclude la Turani - diamo ormai per scontato il cambio di programma, il capovolgimento totale delle finalità dell'amministrazione, che prima punta sui frutteti (con l'aiuto dell'associazione Azzero CO2) per un'operazione di economia solidale e un attimo dopo li trasforma in parcheggio. Non siamo riusciti a fermare il delirio ex-fiera, figuriamoci cosa possiamo fare per i frutteti appena nati. Soprassediamo anche di fronte alle intenzioni del Dup 24/26 dove l'obiettivo strategico parla di tutela del verde e di recupero delle microaree a verde per poi cedere a un lusinghiero parcheggio in una zona dove i cantieri avranno i riflettori puntati fino al 2026».
 

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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