PADOVA - Monopattini in sosta irregolare: a Padova 2.527 segnalazioni in un anno e in 196 sono stati sanzionati, mentre 3 sono stati sospesi dal servizio.
Il parcheggio selvaggio di questi mini e-scooter continua ad essere un problema in tutte le città italiane, ma le iniziative avviate sul territorio per educare gli utilizzatori di tali mezzi di trasporto ed evitare usi impropri da parte degli utenti hanno dato i loro frutti, abbattendo il tasso di recidiva dei comportamenti illeciti.
LA SPERIMENTAZIONE
A un anno di distanza dall’avvio della sperimentazione, volta ad educare gli utenti circa la piaga del parcheggio scorretto dei monopattini, i numeri sono incoraggianti. A Milano, Roma e Padova gli utenti della flotta Dott che parcheggiano i monopattini elettrici fuori dalle aree consentite o in maniera scorretta ricevono un “alert” direttamente sul proprio smartphone e un riepilogo delle regole da seguire. In caso di reiterazione del comportamento scorretto, la seconda volta ricevono una sanzione pecuniaria unita ad una guida al parcheggio e al rispetto delle regole mediante una mail dedicata e personalizzata. In caso di terza violazione, subiscono la sospensione dell’account e, per la sua riattivazione, devono frequentare un corso di guida obbligatorio e gratuito, organizzato da Dott.
I RESPONSABILI
A divulgare il risultato e a commentare è, oltre a Dott, Consumerismo No Profit. «I numeri dimostrano come il progetto abbia prodotto gli effetti sperati, portando migliaia di utenti dei monopattini ad acquisire maggiore consapevolezza circa le corrette modalità di parcheggio dei mezzi, a riprova che l’approccio combinato “prima educazione e poi sanzione” abbatte i comportamenti scorretti e azzera quasi del tutto i casi di recidiva – affermano Dott e Consumerismo – Rimangano tuttavia forti criticità, evidenziate dagli utilizzatori di monopattini e bici in sharing attraverso un apposito questionario realizzato da Dott: gli utenti segnalano in particolare la scarsa disponibilità di mezzi nei principali punti di interesse e la carenza di infrastrutture ciclabili e parcheggi dedicati nelle aree urbane. A maggior ragione, quindi, gli investimenti delle aziende in educazione degli utenti e controllo della sosta risultano essenziali per affrontare concretamente questo problema e garantire il decoro urbano».