PADOVA - La Scuola anatomica patavina è intimamente legata all'eredità storica, scientifica e culturale dell'Università di Padova, che quest'anno ha celebrato gli 800 anni dalla fondazione.
L'Atrio dell'Istituto, che ospita alcune delle collezioni di preparati anatomici del Museo G.B. Morgagni, dà accesso al piano superiore, ove sono collocati i Laboratori e la Biblioteca. Il collegamento degli ambienti, ove la tradizione morfologica si afferma nella sua concretezza, avviene attraverso lo scalone monumentale, orgogliosa testimonianza dell'architettura di inizio Novecento.
Per celebrare la storica tradizione anatomica padovana si è deciso di impreziosire l'Istituto di Anatomia umana con un'opera dell'artista Milo Manara: la mera successione di gradini diventa ora, con l'intervento di Manara, elemento di raccordo tra le sale anatomiche del seminterrato, le aule del piano terra ed i laboratori del primo piano. Una continuità concettuale tra l'anatomia settoria e la più avanzata scienza morfologica, tra arte e scienza.
Con lo spirito degli ottocento anni si è voluto omaggiare il rapporto di Padova con le arti figurative, in particolar modo il disegno e la pittura si integrano per la prima volta con la didattica anatomica: dalle raffigurazioni del Vesalio durante le sue dissezioni, agli studi anatomici di Leonardo da Vinci fino al nudo maschile seduto e studio del braccio destro del 1511 di Michelangelo Buonarroti.
I DETTAGLI
Tre sono le pareti del vano scala ubicato nell'Istituto di anatomia umana dell'Università di Padova via Falloppio 50 a Padova oggetto dell'intervento, per un totale di 225 mq circa sviluppato su tre rampe di scale a cui si aggiunge il soffitto. La tecnica utilizzata è il Tattoo Wall. Gli enti coinvolti dell'Università di Padova sono il Dipartimento di Neuroscienze, il Prorettorato al Patrimonio artistico, storico e culturale, il Prorettorato all'Edilizia, il Prorettorato alla Didattica, l'Area Edilizia e sicurezza e l'Ufficio Sviluppo Edilizio sempre dell'Ateneo patavino.
LA TECNICA
Tecnica decorativa che si basa sul trasferimento di inchiostri digitali da un supporto transfer a una superficie. Il procedimento di applicazione si avvia mediante la stesura di un aggrappante sul muro o altra superficie preparata a contenere l'immagine. Il supporto stampato viene appoggiato e fatto aderire tramite pressione manuale, subito dopo è possibile rimuovere il supporto stesso che avrà rilasciato sulla superficie l'immagine con la stessa resa dell'affresco.
E.Fa.