PADOVA - Un'oretta di calcetto per spezzare la monotonia di uno dei primi giorni di caldo torrido di fine primavera. Il fisico di Denny Pruscino, 42 anni, in carcere al Due Palazzi a Padova, non ha retto.
La vittima stava scontando l'ergastolo. E' accusato di aver ucciso il figlio avuto con la moglie Katia Reginella a cavallo tra il 23 e il 24 giugno del 2011. La vicenda aveva scosso l'opinione pubblica per come si erano svolti i fatti. Il piccolo Jason, meno di due mesi di vita, secondo la ricostruzione il giorno dell'omicidio piangeva. Denny Pruscino, indispettito da tale situazione, l'avrebbe preso e scagliato più volte contro il divano. Poi il suo corpicino è stato messo in un sacchetto e abbandonato vicino ad un bidone dell'immondizia. Nella vicenda è finita anche la moglie Katia Reginella, ritenuta anch'essa colpevole di omicidio volontario per non aver impedito tale atrocità. La giovane ascolana è ritenuta responsabile perché non avrebbe fatto nulla per impedirlo ed anzi avrebbe poi aiutato il giovane marito a disfarsi del corpicino mettendolo, forse ancora vivo, in un sacco per buttarlo poi in un cassonetto dell’immondizia vicino la loro abitazione nella frazione di Piane di Morro in provincia di Ascoli Piceno.