Screening, Belluno regina della prevenzione in quasi tutte le campagne

Sabato 13 Aprile 2024 di Daniela De Donà
Screening, Belluno regina della prevenzione in quasi tutte le campagne

BELLUNO - Stanno ben al di sopra della media negli screening oncologici: i bellunesi, insomma, vogliono una vita sana e credono nella prevenzione. «Hanno capito che la metodica è salva vita – sono parole di Giuseppe Dal Ben, commissario dell'Ulss 1 Dolomiti - chi aderisce alla campagna, rispondendo alle chiamate dell'Ulss, entra in un binario che ha vari livelli.

E se nel test qualcosa non va, viene preso in carico». In base ai dati - presentati ieri dalla squadra che, a vario titolo, si occupa di screening, con introduzione di Jacopo Fagherazzi del Dipartimento di prevenzione – da trent'anni a questa parte si è assistito ad un progressivo consolidamento: si è ridotta la mortalità per cancro alla mammella e cancro al colon-retto del 20%. Stessa percentuale (-20%) nelle diagnosi per lesioni precancerose, ovvero polipi, e loro bonifica. Per quel che riguarda la copertura, cioè la percentuale di popolazione che ha aderito all'invito rispetto alla popolazione-target, si rileva che il 96% delle donne (target 50%, nel Veneto 69%) ha effettuato lo screening del collo dell'utero e l'80% lo screening della mammella (target 60%, 65% nel Veneto). 


GLI ALTRI DATI
Dato meno confortante quello che riguarda la ricerca di sangue occulto nelle feci per evidenziare eventuali lesioni al colon-retto: 58% (target 50%, 61% nel Veneto). E' stata Anna Giacomin, gastroenterologa, a sottolineare: «Eppure, in modo capillare in tutta la provincia, ci sono 71 farmacie che aderiscono al progetto (97%) mettendosi a disposizione nella raccolta con consegna e ritiro del campione». Così ha commentato quest'ultimo dato Fabio Ricagna, capo del Dipartimento chirurgico del San Martino: «Il controllo del colon-retto porta a individuare problemi in modo precoce, con trattamenti meno invasivi e maggior prospettiva di guarigione». Nel 2023 17.386 persone hanno eseguito il test al colon-retto, 615 sono state inviate a colonscopia, 69 sono state le lesioni diagnosticate di cui 18 erano carcinomi. Solo 13 persone hanno subito un intervento per tumore. Lieve aumento in provincia, numericamente parlando, dei tumori alla mammella: «Accade anche perché molte più donne si controllano. Sono, infatti, più sensibili alla prevenzione, tanto che i tumori in stadio avanzato sono in discesa», ha precisato Laura Renon, responsabile della chirurgia al seno. Nel 2023 sono state 14.362 le mammografie eseguite, 912 donne sono state invitate ad approfondimenti diagnostici (95% di adesione), 111 donne hanno subito un intervento. Dopo indagine post-operatoria sono stati individuati 46 tumori con diagnosi di malignità, di cui solo 10 (3%) in stadio avanzato. A presentare i dati relativi allo screening del collo dell'utero è stato Giorgio Guazzelli, ginecologo al Santa Maria del Prato di Feltre: 10.112 donne hanno eseguito l'Hpv test e/o il pap test di primo livello: di queste 515 hanno approfondito con una colposcopia (tasso di adesione 95%), per un totale di 1384 colposcopie. Infine 108 donne sono state inviate ad intervento (92 quelli eseguiti). Dopo esame istologico post-intervento sono state diagnosticate 62 lesioni con diagnosi di malignità, di cui solo uno in stato avanzato. 


CASI IN AUMENTO
A proposito di prevenzione. Giuseppe Dal Ben parte da un dato: «Negli ultimi mesi stanno aumentando i casi di pertosse e morbillo. L'invito, quindi, è rivolto a mamme e papà: vaccinate i vostri bambini». L'Ulss 1 Dolomiti, infatti, ha registrato, tra gennaio e marzo, ben sei casi di pertosse in bambini, per lo più molto piccoli: di solito, infatti, la malattia si concentra tra zero e quattordici anni. La vaccinazione, si sa, è facoltativa: per la pertosse la tempistica vaccinale è al secondo, quarto e decimo mese di vita. «Per morbillo, parotite rosolia la dose vaccinale è a un anno di vita, recuperabile a cinque anni», afferma Dal Ben, sottolineando che vi è ora un “alert” a livello internazionale per il morbillo per cui Ecdc (European centre for disease and control) suggerisce di sostenere la copertura vaccinale. E l'Ulss 1 Dolomiti fa sua la spinta alla vaccinazione. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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