Giovani, boom di malattie mentali​. «Non si parla di disagio generazionale, ma di patologie»

Giovedì 29 Febbraio 2024 di Daniela De Donà
Giovani, boom di malattie mentali . «Non si parla di disagio generazionale, ma di patologie»

BELLUNO - Focus, declinato su quattro eventi, intorno alla salute mentale dei giovani.

Per evitare l'emarginazione, le stigmatizzazioni. Per abbattere pregiudizi. E lanciare una richiesta a chi si occupa di sanità, partendo da una base: «I dati, anche per Belluno, mostrano che, negli ultimi cinque anni, c'è stata un’impennata di casi che riguardano le malattie mentali dei ragazzi. Ma né a Belluno né a Feltre esiste una struttura specifica, o uno spazio, nel reparto di Psichiatria, dedicato ai giovani, separato da quello degli adulti».


L’APPUNTAMENTO
A dire la loro, presentando la kermesse (tra il 9 e 16 marzo), sono arrivate le voci di Maria Agostina Campagna, presidente di Antenna Anziani, e di Giovanni Grazioli, direttore della Biblioteca civica di Belluno. «Non stiamo parlando di disagio giovanile, ma di patologie», è la precisazione. Hanno unito le forze - nella settimana della salute mentale e con patrocinio di Comune di Belluno e Ulss 1 Dolomiti - in occasione del centesimo anniversario della nascita di Franco Basaglia (11 marzo 1924-29 agosto 1980), il medico che aprì le porte dei manicomi rivoluzionando la psichiatria. I bellunesi-boomers, tra l'altro, non hanno dimenticato i tre anni – 1974, 1975, 1976 - in cui Villa Montalban ospitò i malati psichiatrici arrivati da Trieste, con tanto di un’enorme installazione azzurra, denominata Marco Cavallo, che campeggiava nel cortile e ora messa a sfondo del manifesto che pubblicizza i quattro appuntamenti.
A Feltre, come ricordato da Grazioli, il manicomio venne chiuso anni dopo l'entrata in vigore della legge quadro 180 del 1978. Era il 1996. Motivo? Non fu facile trovare soluzioni alternative a livello sanitario per 1500 ospiti, e neppure era possibile rimandarli a casa. Già nel 2022 Antenna Anziani, che si occupa di fragilità ad ogni età, aveva tracciato un affresco su questioni psichiatriche basandosi su un questionario fatto compilare agli studenti.
«Il discorso ora continua, focalizzato sugli effetti dei disturbi nei giovani e puntando al coinvolgimento delle famiglie - sono parole di Agostina Campagna – vi sono situazioni con le quali si deve convivere, ma da cui si può guarire. La nostra l'operazione ha pure la finalità di fare da stimolo agli operatori socio sanitari coinvolti».


IL PROGRAMMA
Primo appuntamento sabato 9 marzo, alle 9, in sala “Dal Pont Bianchi” di viale Fantuzzi con il convegno “Salute mentale, giovani e famiglie: esperienze positive e criticità”, moderato dal direttore del dipartimento di Salute mentale dell Ulss 1 Dolomiti e direttore di Psichiatria di Belluno Aldo Gatto. Si alterneranno Giuseppe Tibaldi, direttore di Salute mentale di Modena, Gerardo Favaretto, già direttore di Salute Mentale dell'Ulss 2, Alessandro Vallarino, docente di Neuropsichiatria infantile all'Università di Torino, Federica Carbone, esperta in Study of personality disorders, e Luca Sasdelli, conduttore di corsi per familiari di persone affette da disturbo di personalità borderline. Martedì 12 l'appuntamento sarà invece nelle sale della Biblioteca civica di Belluno, a Palazzo Bembo. Alle 18.15 ecco il reading letterario “Lo spartiacque delle menti. Letture dai manicomi ai centri di salute mentale e ritorno” a cura di Piero Bolzan con la Compagnia del Moccolo. Sempre in Biblioteca, venerdì 15 alle 18.15, Giorgia Domenica Dell’Elba parlerà di isteria e pregiudizio sulla salute mentale femminile.
Novità a Feltre con le visite guidate gratuite all'ex manicomio provinciale grazie agli studenti di Scienze umane dell'Istituto Canossiano preparati nel fare da ciceroni: 6 scaglioni (max 30 persone) alle 10, 11, 12, 14, 15 e 16. Prenotazione richiesta solo per la visita di Feltre: 0437.948093 o biblioteca@comune.belluno.it. 
 

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 21:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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