Il chimico letterato realizza il suo sogno: apre "Il canton del libro"

Venerdì 22 Settembre 2023 di Dario Fontanive
Antonio Sorarù il chimico con la passione per i libri apre una libreria a Falcade

Il sogno di Antonio Sorarù, a 37 anni si è avverato e domani sarà inaugurata la sua libreria a Falcade, alle 14,30, interverrà l’editore e scrittore Bepi Pellegrinon. Una scommessa quella di Antonio in tempi in cui tutto o quasi viaggia sul web: lui ha voluto ugualmente cimentarsi in questa sfida aprendo in proprio una libreria, “Il Canton del libro”. 


IL PERSONAGGIO
Laureato in chimica all’università di Padova, dopo vari dottorati e assegni di ricerca Antonio è ritornato a Falcade dove abita la sua famiglia e dopo aver svolto diversi impieghi ha voluto dedicarsi totalmente a realizzare un’idea che rincorreva da sempre, ora il grande momento è arrivato. Per non perdere il momento propizio dell’inizio della stagione turistica estiva, in realtà è già da un paio di mesi che “Il Canton del Libro” ha aperto i battenti: la sperimentazione è andata bene, la gente è arrivata numerosa, grazie anche ai tanti turisti che hanno trovato questa inattesa e gradita sorpresa che offre Falcade. «Sono soddisfatto di come sono andate le cose in questi due mesi- spiega Antonio Sorarù- molte persone hanno varcato la soglia della libreria, più che altro turisti, ma non c’è da meravigliarsi perché la gente del posto in estate lavora.

Ora i turisti sono diminuiti, ma in compenso stanno arrivando i compaesani e confido che questa tendenza possa continuare anche in futuro». 


LA SCELTA
Non è stata certo una scelta facile quella fatta da Antonio Sorarù, trovare il posto adatto, districarsi in una burocrazia lenta e a volte macchinosa, ma alla fine ci è riuscito e ora nei locali dell’ex negozio Cagnati Sport di Corso Roma 41 attende i visitatori; un valore aggiunto per Falcade e la valle del Biois: è l’unica libreria che vende solo libri in Agordino. «Un grazie alle tante persone che mi hanno dato una mano per aprire, in primis Emilio Cagnati che mi ha concesso i locali venendomi incontro, e ai molti che hanno creduto con me a questo progetto, tra cui la mia famiglia. Proprio in famiglia spesso dicevo che se non avessi trovato lavoro come chimico mi sarei aperto una libreria e mio papà Augusto sorrideva e mi diceva che non c’erano i numeri. Ma io sono convinto che se non ci sono i numeri allora i numeri bisogna darsi da fare per trovarli e così sono partito per questa avventura, il tempo mi darà ragione». 

Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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