BELLUNO - Chiude o non chiude? E in un mese sarà possibile trovare un'alternativa? Il dato certo è che sia la Regione del Veneto che i rappresentanti dell'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti, proprietaria del centro di cura dell'asma pediatrica Istituto Pio XII di Misurina, stanno valutando «ogni ipotesi in grado di consentire di mantenere il presidio» nella località ampezzana.
LE CIFRE
Appare chiaro - recita la nota - che da parte della Regione Veneto non è mancato lo sforzo per cercare di dare all'Istituto di Misurina ogni strumento necessario per poter mantenere, ed estendere, il numero di pazienti e l'attività di cura. Volontà auspicata anche dalla proprietà. Ma è doveroso osservare che i pediatri, anche a causa di mutate indicazioni terapeutiche che trovano altre risposte nell'ambito del sistema sanitario, non inviano più pazienti in numero che giustifichi l'apertura dell'Istituto secondo i criteri attuali, rendendo non sostenibili dalla proprietà le spese d'esercizio, stante le attuali condizioni. I numeri? L'anno scorso, i pazienti ricoverati in cicli di ricovero a tempo pieno per asma sono stati 124, meno di uno al giorno, (120 nel 2020 e 113 nel 2019), numeri che - secondo la proprietà - non permettono di sostenere le spese necessarie al mantenimento dell'imponente struttura. Quindi calerà il sipario? Continua il confronto, per poter valutare ogni ipotesi in grado di consentire di mantenere il presidio a Misurina.