E-cig, settima vittima in California: Trump stringe per la messa al bando

Martedì 17 Settembre 2019
E-cig, settima vittima in California: Trump stringe per la messa al bando

Le sigarette elettroniche fanno ancora un'altra vittima in Usa, la settima. Si tratta di un quarantenne della California morto per un'insufficienza polmonare legata allo svapare. È la seconda morte nel Golden State, le altre si sono verificate in Kansas, Illinois, Indiana, Minnesota e Oregon. L'ennesimo decesso avviene in un momento in cui le diverse agenzie governative stanno cercando di fare chiarezza su quella che è considerata un'epidemia di malattie polmonari causate dalle e-cig e mentre il governatore della California Gavin Newson ha annunciato che lancerà una campagna da venti milioni di dollari per mettere in guardia sui pericoli dello svapare.

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Contemporaneamente aumenterà la stretta sui prodotti illegali e imporrà avvertenze più rigide sulle confezioni. Newson prende posizione anche contro le e-cig aromatizzate. «Dovrebbero essere bandite - ha commentato -. Non si creano prodotti al tabacco aromatizzato al mango o alle gomme da masticare, a meno che non si cerchi di rivolgersi ai giovani». Contro le sigarette elettroniche aromatizzate anche la Casa Bianca, con il presidente Trump che ha annunciato una stretta senza precedenti. «Basta - ha detto Trump - bisogna fare qualcosa di fronte a quello che sta diventando un vero e proprio dramma».

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Secondo il ministro della Sanità Alex Azar occorre agire drasticamente contro le sigarette elettroniche e un fenomeno che ha assunto i contorni di un'epidemia, con centinaia di persone colpite da una misteriosa malattia polmonare che sembra legata non tanto alle e-cigarette che usano tabacco ma quelle con liquidi aromatizzati, alla menta, alla vaniglia o al mentolo. Sono almeno 450 i casi registrati in tutti gli Stati Uniti e che coinvolgono soprattutto i teenager. Azar ha tuttavia sottolineato che il bando al momento non riguarderà le sigarette elettroniche al tabacco. In attesa di un provvedimento a livello federale, anche lo stato di New York sta studiando le misure per proibirle nel modo più rapido possibile. Come Azar, il governatore Andrew Cuomo ha precisato che il divieto escluderà le e-cig al tabacco e aromatizzate al mentolo.

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Sempre nell'ottica di una stretta contro il fumo, all'inizio dell'anno Cuomo ha firmato una legge che aumenta a 21 anni l'età per fumare nello stato di New York. In Italia i controlli sui liquidi per le sigarette elettroniche sono molto più stringenti rispetto agli Usa, e questo rende molto più improbabile che ci siano casi come quelli negli Usa, ha spiegato Fabio Beatrice, Direttore del centro antifumo San Giovanni Bosco di Torino. «Il problema non sono le sigarette elettroniche, ma cosa ci si mette dentro - spiega -, non a caso un articolo appena pubblicato dal New England Journal of Medicine ha visto che l84% dei ricoverati per le e-cig aveva messo nel dispositivo oli a base di thc, più altre sostanze tossiche non identificate. Ô chiaro che se ci si fa un aerosol, questo è l'e-cig, di qualcosa di tossico si rischia. In Italia si vendono solo liquidi certificati, il mercato del 'fai da tè non ha preso molto piede, e non a caso non abbiamo casi simili, al massimo qualche allergia».

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Il rischio, afferma Beatrice, è che si criminalizzino le e-cig che invece sono una alternativa al fumo di tabacco. «Da medico la mia opinione è che le e-cig sono un buon piano b per chi non vuole o non può smettere, non è una cosa sana e salutare ma è una via di fuga per fumatori incalliti.
C'è dibattito sul fatto che siano meno dannose delle sigarette, ma ci sono prese di posizione importanti in questo senso, come quella del governo britannico».

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