«Appello rifiutato? Siamo disgustati da nuovo calcio sui denti, non smettiamo di lottare». Così il papà di Indi Gregory alla notizia della decisione dei giudici inglesi di rifiutare l'appello dei genitori per impedire il distacco dalle macchine che la tengono in vita. Indi Gregory è affetta da una gravissima patologia mitocondriale che la comunità medica internazione considera come sindrome incurabile, tanto che la piccola è in vita soltanto grazie alle macchine.
La reazione del papà di Indi Gregory
«Claire e io siamo ancora una volta disgustati da un'altra decisione unilaterale dei giudici e del Trust.
I legali: al lavoro per altri percorsi
I legali della famiglia Gregory fanno sapere che, dopo la pronuncia di oggi, si lavora ad altri percorsi, che valuteranno da qui fino a lunedì, data fissata dal giudice inglese per il distacco delle macchine che tengono in vita la piccola Indi Gregory. Lo rendono noto Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e l'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia della piccola.
Il termine ultimo
I giudici inglesi, spiegano Coghe e Pillon, hanno deciso per l'estubazione di Indi Gregory, rifiutando l'autorizzazione al ricorso e un possibile cambio di giurisdizione in favore del giudice italiano. Il termine ultimo è stato fissato per lunedì prossimo, ma non si sa ancora l'orario preciso. Su questi dettagli si attendono ulteriori sviluppi.
La posizione dei giudici inglesi
Il giudice inglese Peter Jackson ha definito l'intervento italiano per il caso di Indi Gregory ai sensi della Convenzione dell'Aia, «non nello spirito della Convenzione». I giudici hanno inoltre affermato che i tribunali inglesi sono nella posizione migliore per valutare «l'interesse superiore» della bambina, quindi non è necessario un tribunale italiano. Lo rendono noto Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e l'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia Gregory.