Si incomincia con 5 o 10 minuti, e si può arrivare anche a mezz’ora o un’ora. L’ultima tendenza in fatto di benessere all’aperto si chiama Silent Walking (camminare in silenzio), ed è un’attività ideale per la generazione Silver, che sta comunque conquistando anche il pubblico dei più giovani, tanto da diventare un trend topic su TikTok.
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LO STUDIO
Una recente ricerca pubblicata sul portale medico newyorkese Health ha ribadito come il fenomeno virale del Silent Walking possa essere di effettivo aiuto alla salute mentale: in questo studio il professor Rael Cahn, esperto in Psichiatria e Scienze del Comportamento e direttore del centro per la Scienza della Mindfulness alla Keck School of Medicine USC, ha evidenziato come la camminata silenziosa si possa trasformare in un’attività meditativa, aiutando a incrementare la percezione di sé e il senso di gratitudine nei confronti del proprio corpo e della natura che ci circonda.
AUTOSTIMA
Bastano un viale, un parco, un bosco, un lungomare o un sentiero in campagna per passeggiare senza parole e immergersi letteralmente nei suoni della natura, sviluppando i benefici di questa parentesi silenziosa, che ci permette di rafforzare l’autostima e ritrovare un migliore rapporto con noi stessi.
Lo “slow mood” diventa, inoltre, un alleato prezioso per la terza età, e per ottimizzarne gli effetti è meglio silenziare smartphone e dispositivi elettronici prima dell’esperienza. Per chi ama l’escursionismo la camminata silenziosa è un modo per sperimentare la “mindfulness” dinamica, oltre che per tenere in forma il corpo attraverso l’attività fisica. L’obiettivo di camminare in silenzio nella natura per 10, 15 o anche 30 minuti (o più) si fa impegnativo da gestire in caso di uscite in gruppo; eppure crescono le escursioni organizzate di trekking “consapevole”, con momenti dove le chiacchiere sono off, e ci si dedica solo al cammino, al respiro e all’immersione nei suoni naturali (il vento, un corso d’acqua, il canto degli uccelli, il proprio passo sulle foglie), preziosa occasione di detox mentale e ricarica energetica.
«Il camminare stimola le nostre parti silenti, evocando nuove percezioni e attivando una sorta di meditazione dinamica - spiega Rosina Oddo, psicoterapeuta - la passeggiata in silenzio, in solitaria o in gruppo, è un tempo diverso che ciascuno dedica a se stesso. Il cammino mette in moto una tendenza all’interiorizzazione, facendo emergere sensazioni che amplificano il senso di sé. Tale attività, svolta in maniera costante, permette di sottrarsi alla continua sollecitazione del mondo esterno».
TOCCASANA
Il Silent Walking, dunque, può trasformarsi in un toccasana per liberarsi dallo stress e dall’overthinking, ovvero l’eccesso di pensieri che affollano la mente. I suoni e le immagini della natura sono fonte di rigenerazione per l’organismo ma il silenzio, per chi non è abituato a questa dimensione, va gestito. Iniziate con brevissime passeggiate quotidiane in solitaria, per pochi minuti. Giorno dopo giorno, cercate di aumentare il tempo della camminata silenziosa. Il consiglio è di fare piccole pause di qualche minuto lungo il percorso: fermatevi in piedi a occhi chiusi, o sedetevi su una panchina o sotto un albero; poggiate una mano sul cuore e una sull’addome, e respirate lentamente e profondamente. Il Silent Walking aiuta a migliorare stati tensivi o depressivi, lenire rabbia e nervosismo, e gestire meglio le proprie emozioni.
