Send, come funziona la nuova piattaforma che da oggi notifica atti a valore legale: dal fermo amministrativo al preavviso di ipoteca

Sabato 15 Luglio 2023
Send, come funziona la nuova piattaforma che da oggi invia atti a valore legale: dal fermo amministrativo al preavviso di ipoteca

Da oggi 15 luglio è attiva la piattaforma SEND Servizio Notifiche Digitali (prima si chiamava Piattaforma Notifiche Digitali). Sul sito si può fare l'accesso sia come imprese che come cittadini. Cos'è? È un modo più semplice e veloce di gestire la corrispondenza di atti a valore legale. La piattaforma infatti digitalizza la gestione delle comunicazioni a valore legale, semplificando il processo sia per chi invia che per chi riceve.

Cerchiamo di capire come funziona e se potranno essere inviati attraverso questa piattaforma anche atti come il preavviso di ipoteca e il fermo amministrativo.

Ci sono infatti atti che non possono essere inviati con SEND. Sono gli atti del processo civile, penale, per l’applicazione di misure di prevenzione, amministrativo, tributario e contabile. 

Arriva SEND, ma cos'è?

SEND digitalizza e semplifica la gestione delle comunicazioni a valore legale. Gli enti mittenti devono depositare l'atto da notificare: sarà la piattaforma a occuparsi dell'invio, per via digitale o analogica. Le notifiche sono inviate, gestite e monitorate tramite un solo canale, accessibile da più referenti dello stesso ente. 

Ma cosa semplifica in concreto?

Con SEND diminuisce l'incertezza della reperibilità dei destinatari e si riducono i tempi e i costi di gestione.

Come funziona?

L'ente mittente deve solo caricare l'atto. SEND si integra con il protocollo degli enti e offre sia API per l'invio automatico delle notifiche, sia la possibilità di fare invii manuali. Una volta effettuato il caricamento degli atti e dei moduli di pagamento, la piattaforma genera lo IUN, un codice univoco identificativo della notifica. Successivamente, cerca nei suoi archivi e nei registri pubblici una PEC riconducibile al destinatario e invia la notifica. Poi, invia un avviso di cortesia agli altri recapiti digitali (app IO, email e SMS) del destinatario. Se il destinatario non ha indicato alcun recapito digitale e non ha accesso alla piattaforma, questa procede con la ricerca di un indirizzo fisico, e quindi con l'invio tramite raccomandata cartacea.

Cosa cambia per chi riceve l'atto, invece?

Il destinatario accede alla piattaforma tramite SPID o CIE, dove può visionare e scaricare l'atto notificato. Grazie all'integrazione con pagoPA, può anche pagare contestualmente quanto dovuto. Se ha attivato il servizio su app IO, potrà fare tutto direttamente in app. Come l'ente, anche il destinatario ha accesso alla cronologia degli stati della notifica e alle attestazioni opponibili a terzi che ne danno prova.

In cosa consiste l'avviso di cortesia?

La comunicazione di cortesia, che il destinatario della notifica può ricevere su IO, l'app dei servizi pubblici, via mail o tramite SMS, contiene il link per la consultazione della notifica e dei documenti allegati sulla piattaforma, mediante un codice che identifica la notifica (IUN). Se la notifica prevede un pagamento, questo potrà essere effettuato direttamente sulla piattaforma pagoPA. 

È possibile notificare tramite SEND il preavviso di ipoteca e il fermo amministrativo?

La legge che istituisce SEND (l’art. 26, comma 17, del D.L. n. 76/2020) esclude l’utilizzo di SEND per le notifiche relative a: gli atti del processo civile, penale, per l’applicazione di misure di prevenzione, amministrativo, tributario e contabile.  Ed è escluso anche per gli atti della procedura di espropriazione forzata disciplinata dal titolo 2, capi 2 e 4, del D.P.R. n. 602/1973, diversi da quelli di cui all’art. 50, commi 2 e 3, e all’art. 77, comma 2-bis.

Il preavviso di ipoteca però è disciplinato dall’art. 77, comma 2-bis, del D.P.R. n. 602/1973 e il fermo amministrativo è disciplinato all'art. 86 del D.P.R. n. 602/1973, rubricato al titolo 2, capo 3. La notifica tramite SEND è, pertanto, ammessa per entrambi. Quindi, la risposta alla domanda è: sì. 

La notifica digitale potrà avere come destinatari anche le persone giuridiche?

Le notifiche potranno essere inviate in formato digitale sia alle persone fisiche sia alle persone giuridiche. Per queste ultime è in corso di implementazione l’integrazione con INI-PEC (domicili digitali persone giuridiche) e Registro delle Imprese.

Chi può aderire a SEND?

A SEND possono aderire le Pubbliche Amministrazioni e gli agenti della riscossione. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni statali, come gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado; le istituzioni educative; le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo; le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni; le istituzioni universitarie; gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP).

Ma anche le Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni; tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali; le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale; l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, in atto esercitate da Ministeri ed enti pubblici e operano al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese quelle regionali e locali.

Oltre alle pubbliche amministrazioni, quali altri soggetti possono aderire a SEND?

Possono aderire a SEND gli agenti della riscossione e altri soggetti ai quali può essere affidata l’attività di riscossione, in particolare: i soggetti iscritti nell'albo istituito dal MEF (quindi anche una società privata ma solo se è iscritta all'albo), i riscossori stabiliti in un Paese membro dell'Unione Europea previa presentazione di certificazione rilasciata dalla competente autorità del loro Stato di stabilimento. E poi anche le società a capitale interamente pubblico, a condizione che: l'ente titolare del capitale sociale eserciti sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi; la società realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente che la controlla; svolga la propria attività solo nell'ambito territoriale di pertinenza dell'ente che la controlla.
Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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