Cresce tra i giovani l’ipertensione polmonare. Che si sta diffondendo soprattutto tra chi fa uso di determinate sostanze stupefacenti. A lanciare l'allarme il dott. Natale Di Belardino. Il primario di cardiologia dell’Ospedale di Anzio indica anche quali sono i sintomi e le nuove cure che si stanno sperimentando per fermare una patologia che non è facile da riconoscere.
Ipertensione, nuova scoperta: un semplice intervento riesce a curare quella più resistente
Cos'è e chi è a rischio
È diffusa, l’1% della popolazione mondiale ne soffre. La possiamo distinguere in 5 gruppi. C'è una forma, tipica delle donne giovani, idiopatica, in cui non c’è una causa. Ma una proliferazione di un gruppo di cellule che si trovano all’interno della periferia dell’arteria polmonare e che determinano l’aumento della pressione a livello polmonare. Esiste poi una forma ereditaria, una legata a patologie specifiche come le connettiviti (malattie reumatiche che colpiscono spesso le donne) e una causa che, purtroppo, si sta diffondendo ora ed è legata all’uso di cocaina e anfetamine.
Quali sono i sintomi
I sintomi sono tipici, ma anche aspecifici. Affanno dopo due piani di scale. Ma anche sincope da sforzo, elemento che va valutato con attenzione. Poi ci sono situazioni molto avanzate, come gli edemi agli arti inferiori (ndr, mani blu), addome globoso e la presenza di ascite. Chi vive in montagna è a rischio? È un elemento da tenere in considerazione, perché chi vive a 2500 metri può sviluppare la patologia più facilmente. Ci sono stati diversi casi.
Come si cura?
Dipende dal tipo di malattia. Se è ipertensione polmonare che deriva dal cuore sinistro, si cura con diuretici, calciantagonisti. Se è primitiva, quindi non ha a che fare con il cuore, abbiamo farmaci che agiscono sulla qualità della vita. Non sulla mortalità, che in 5 anni è del 60%. Ci sono gli inibitori Endotelina, Sildenafil e tadalafil (usati per i disturbi dell’erezione).