L'uomo che prometteva di curare tutte le malattie è morto per un male incurabile a 52 anni. Davide Vannoni, il padre di quel metodo Stamina che dopo polemiche estenuanti venne falcidiato dalle inchieste giudiziarie, si è spento, oggi, lontano dal clamore che lo aveva accompagnato per tanta parte della sua vita. Ad ottobre era stato ricoverato per qualche settimana all'ospedale Mauriziano, a Torino.
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Bastava prelevare le cellule staminali «mesenchimiali» dal midollo osseo di un paziente, trattarle in un certo modo e reimpiantarle nel punto desiderato. Una terapia che funzionava per quasi qualunque cosa, dalle ustioni alle malattie degenerative. E se poteva dirlo - come amava raccontare - era perché nel 2005 dei medici ucraini lo avevano guarito da una paralisi facciale. Il suo braccio di ferro con le autorità italiane per imporre la metodica cominciò presto, e fu subito durissimo.
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Nel 2007 Vannoni incappò nella prima accusa: tentata truffa ai danni della Regione Piemonte per un contributo di 500 mila euro (reato prescritto nel 2015). Vannoni però non era tipo da demordere e continuò. Trovò l'appoggio di medici e biologi e allestì una rete di laboratori, a Torino e altrove, dove la 'curà veniva praticata su chiunque lo volesse. Ma fu in quel momento che trovò, proprio nel capoluogo piemontese, dei nemici implacabili: i carabinieri del Nas e il pubblico ministero Raffaele Guariniello. Mentre l'inchiesta andava avanti, assumendo man mano proporzioni monumentali, Vannoni mise a segno nel 2011 quella che sembrava la consacrazione definitiva: il permesso di sperimentare agli Spedali Civili di Brescia.
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Su bambini piccolissimi affetti da malattie atroci e devastanti. Il papà di Stamina divenne celebre. Un personaggio tanto amato quanto controverso. Accese speranze e scatenò le tifoserie di quello che diventò un vero e proprio derby tra sostenitori e detrattori. Anche perché la comunità scientifica sembrava incapace di dare risposte nette e convincenti. Ma non sempre per colpe proprie: lo stillicidio di sequestri, di ricorsi e di sentenze contraddittorie non contribuiva a fare chiarezza.
È morto Davide Vannoni aka il padre del Metodo Stamina aka il guru delle Iene
— /'ʤakomo/ (@deboshallo) 10 dicembre 2019
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Se a Torino ci fu un giudice che diede a Vannoni del «ciarlatano», altri magistrati, nel resto d'Italia, stabilirono che non potevano impedire ai genitori di tentare a Brescia la carta Stamina. Andò a finire che nel 2014 un comitato di super-esperti bocciò ufficialmente la terapia. Il carico da undici, poi, lo mise Guariniello quando tirò le somme della maxi-inchiesta: tredici richieste di rinvio a giudizio. Vannoni patteggiò un anno e dieci mesi con la promessa di non provarci più. Invece ci ricascò.
Nel 2017 fu arrestato dai Nas (il processo è ancora in corso a Roma) con l'accusa di avere esportato Stamina nella lontana Georgia e di avere organizzato viaggi della speranza per pazienti italiani. In molti, nonostante tutto, hanno continuato fino all'ultimo a credere in lui.