Prima l’atto vandalico, poi le scuse e la riparazione del danno. È la parabola che, negli ultimi giorni hanno vissuto ad Anagni due ragazzi che erano saliti all’onore delle cronache per aver rovinato una bicicletta posta per ornamento all’interno del centro storico, situata nei pressi della fontana di Palazzo Bacchetti. Il gesto aveva fatto molto discutere: quella delle biciclette fiorite è un’iniziativa di Vittorio Proia, un cittadino benemerito che da tempo ha come missione personale quella della valorizzazione di scorci particolari del centro cittadino. Una valorizzazione ottenuta anche con la sistemazione di biciclette storiche dipinte di bianco ed ornate con fiori nei punti più caratteristici del centro. In questo caso, la fontana posta di fronte a Palazzo Bacchetti, realizzata all’inizio del ‘900 dagli studenti della scuola d’arte locale. Qualche giorno fa però, alcuni ragazzi hanno pensato bene di fare a pezzi, nelle ore notturne, la bicicletta. E di gettarla poi all’interno della fontana, danneggiandola. Un gesto, tra l’altro messo anche in rete con un post su Instagram.
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La reazione critica è stata unanime da parte di tantissimi cittadini che hanno aspramente rampognato la mancanza di senso civico dei due ragazzi.