A maggio gli importi delle pensioni non vedranno rialzi rispetto agli ultimi mesi. Gli assegni seguiranno la rivalutazione già in atto da diversi mesi mentre per vedere le pensioni maggiorate bisognerà aspettare luglio e agosto con la quattordicesima - per chi ne ha diritto - e con i rimborsi Irpef.
Quando vengono pagate
Il primo giorno bancabile del mese è giovedì 2 maggio, visto che il primo del mese è festivo (è la festa dei lavoratori). Anche se c'è chi le riceverà in anticipo rispetto agli altri: sono i correntisti di Banco Posta, per i quali è previsto l’accredito anticipato, come già avvenuto ad aprile, tra martedì 30 aprile e mercoledì 1° maggio.
Per quanto riguarda il ritiro in contanti, verrà seguito il calendario ordinario basato sulle lettere iniziali dei cognomi dei beneficiari, come accade sempre. Ecco il possibile calendario per il ritiro in contanti, anche se quello ufficiale sarà pubblicato dall'Inps e da Poste Italiane verso la fine di aprile.
Giovedì 2 maggio: Cognomi dalla A alla B;
Venerdì 3 maggio: Cognomi dalla C alla D;
Sabato 4 maggio (solo mattina): Cognomi dalla E alla K;
Lunedì 6 maggio: Cognomi dalla L alla O;
Martedì 7 maggio: Cognomi dalla P alla R;
Mercoledì 8 maggio: Cognomi dalla S alla Z.
Le trattenute
Dalla pensione, come di consueto, verranno trattenuti alcuni importi come la ritenuta mensile Irpef, le addizionali regionali e comunali per il saldo 2023 e quelle in acconto per il 2024 che riguardano quelle counali. I cedolini per conoscere l'importo dei propri assegni sono attesi intorno al 20 di aprile.
Gli importi
Ecco una tabella con gli importi fascia per fascia.
1.000 euro (5,4%) 54 euro lordi al mese
1.500 euro (5,4%) 81 euro lordi al mese
2.000 euro (5,4%) 108 euro lordi al mese
2.500 euro (4,59%) 114,75 euro lordi al mese
3.000 euro (2,86%) 85,80 euro lordi al mese
3.500 euro (2,53%) 88,55 euro lordi al mese
4.000 euro (2,53%) 101,20 euro lordi al mese
5.000 euro (2%) 100 euro lordi al mese
6.000 euro (1,19%) 71,40 euro lordi al mese
I prossimi "aumenti"
Per rivedere degli "aumenti", non definitivi ma quelli legati alla quattordicesima (per chi ne ha diritto) bisognerà aspettare luglio e agosto, quando arriveranno i primi rimborsi Irpef per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi con modello 730/2024 indicando l’Inps come sostituto d’imposta e nei confronti dei quali è risultato un credito Irpef da recuperare.