Tumore «inoperabile» al fegato, ma il chirurgo a Bari le salva la vita con un intervento di 8 ore. Come racconta Repubblica, è stato il dottor Leonardo Vincenti ad eseguire l'operazione sulla paziente, 42enne.
L'intervento
La 42enne, pugliese, aveva scoperto di avere una grave neoplasia cresciuta al centro del fegato. "Tramite un’amica in comune è venuta in ospedale il 13 ottobre – spiega Vincenti, direttore del dipartimento di Scienze chirurgiche al De Bellis – Abbiamo approfondito il caso con una particolare risonanza magnetica e ci siamo riuniti con l’anestesista, una figura fondamentale, l’oncologo per verificare se si potesse intervenire con qualche terapia per ridurre la massa, e con il radiologo con il quale abbiamo scannerizzato le immagini. In considerazione della giovane età della paziente, non c’erano alternative valide”.
Le difficoltà
“Per la sede del tumore, e per il fatto che bisognava asportare circa tre quarti del fegato e ricostruire le vie biliari nel calibro di millimetri. Ci sono pazienti che possono non uscire vivi dalla sala operatoria dopo un intervento del genere. E poi otto ore è un tempo estremo, la concentrazione dev’essere altissima secondo per secondo”.
Il post
Vincenti ha condiviso l’esperienza in un post su Facebook. “L’ho scritto non per vantarmi o per dire che siamo migliori di altri, ma perché c’è la tendenza a rinunciare a situazioni complesse. E siccome oggi c’è una grandissima paura dei medici in ambito giudiziario, quando le cose non vanno bene, si tende a voler selezionare i casi che potrebbero andar meglio e a evitare quelli che potrebbero portare problemi. Ma per scuola e impostazione di vita, non ci siamo mai sottratti a trattare le complessità”.