«Un bambino cresciuto in un contesto di stress ha più probabilità di sviluppare patologie in età adulta. Questo è stato super dimostrato. Nella condizione di stress metterei molte cose: sia uno stress di vita come due genitori che litigano tantissimo, un padre o una madre depressi. Un padre e una madre violenti. Sia un eccesso di antibiotici quando si è piccolini, sono tutte condizioni che il bambino avverte come pericolo e utilizza il microbiota per prendere dei geni che lo possono proteggere. Nei primi 5-6 anni di vita il bambino si sta adattando alla vita».
Ad affermarlo è Antonio Gasbarrini, professore di Medicina Interna presso l'Università Cattolica e direttore del Centro Malattie dell'apparato digerente della Fondazione Policlinico Gemelli.
Il ruolo del microbiota
Al centro dei suoi studi c'è il microbiota, un vero e proprio organo presente all'interno dell'apparato digerente, la cui formazione in età infantile sarebbe in grado di influenzare la salute del piccolo adulto. «Si tratta di un argomento caldo in medicina - afferma - Parliamo dei batteri che vivono nel nostro colon e hanno una funzione molto importante, la prima è quella di educare il sistema immunitario e in qualche modo hanno un ruolo enorme nel metabolismo dell'individuo.
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«Il microbiota entra in tutte le patologie dell'organismo»
«La cosa incredibile - prosegue - è che questo genoma variabile lo prendiamo dall'esterno. E c'è una finestra di vita importantissima che sono i primi tre anni di vita in cui il bambino viene colonizzato da tutto quello che succede all'esterno e questa colonizzazione può essere determinata anche da momenti di stress. Se il bambino cresce in un contesto di violenza fisica il microbiota cambia e si adatta a quella condizione di vita determinando un aumento dell'infiammazione e quel microbiota farà compagnia al bambino per tutta la vita».
Ma di quali patologie parliamo? «Il microbiota entra in tutte le patologie dell'organismo. Ha un ruolo enorme nelle malattie autoimmuni e anche nelle malattie neoplastiche è stato dimostrato che c'è un ruolo di alcuni batteri sia nello sviluppo di tumori ma anche nella risposta alle nuove chemio e immunoterapie».
«Si tratta una rivoluzione in corso che tocca tutte le aree della medicina», conclude il professore.