Europee, Arianna Meloni in tour: la sorella di Giorgia dalla Puglia alla Sardegna a caccia
di preferenze

Da Isernia a Cagliari, i comizi della sorella della premier per tirare la volata a FdI

Venerdì 10 Maggio 2024 di Francesco Bechis
Europee, Arianna Meloni in tour: la sorella di Giorgia dalla Puglia alla Sardegna a caccia di preferenze

ROMA Meloni in tour per le Europee.

Giorgia? No, Arianna. Pronti, via. Da lunedì la “sorella d’Italia” girerà in lungo e largo lo Stivale per dare la carica ai “patrioti” in vista del voto Ue e fare man bassa di preferenze. Auto e treni già prenotati per un viaggio militante della sorella maggiore della premier e sempre più timoniera del partito di via della Scrofa, dove milita da una vita, fin dai tempi in cui Giorgia attaccava manifesti intorno al quartier generale della destra romana a Colle Oppio, stivaletti e bomber.

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IL VIAGGIO

Sarà in campo anche lei, Arianna, in questo mese di corrida elettorale verso le urne dell’8 giugno che potrebbero rivoluzionare gli equilibri politici a Bruxelles e un po’ li riassetteranno anche a Roma, questo è sicuro. Primo appuntamento: Isernia, Molise. Ed è qui, lunedì, che inizierà il round di comizi en plein air per lanciare gli eurocandidati di FdI e scandire anche lei il motto pronunciato dalla sorella-premier sul palco di Pescara, dalla spiaggia dove due settimane fa ha dato il fatale annuncio: «Sulla scheda scrivete Giorgia». Poi sarà il turno delle Marche e via subito giù in Puglia, sotto il sole battente di Lecce, per volare in Sardegna a Cagliari e dunque di nuovo al centro-Nord.

 

Una girandola studiata nei dettagli per inaugurare una nuova fase di Arianna, ormai stabile in plancia di comando nel partito che guida il centrodestra, responsabile dei tesseramenti e, dallo scorso agosto, su indicazione di Giorgia, anche della segreteria. Non è un esordio e guai a dirglielo. Niente di più offensivo per chi da una vita marca il territorio, incontra militanti - sempre più “adoranti”, ai congressi locali la asfissiano di selfie e richieste di un tocco taumaturgico, una carezza - e si definisce «un soldato», che ama lavorare «dietro le quinte».

Ma è anche inevitabile scorgere, nel Meloni-tour della “signora delle tessere” del partito una pagina nuova della sua vicenda politica. Ai riflettori a cui a lungo Arianna ha cercato di negarsi - «sono una timida», diceva a Pescara al Messaggero negando di nuovo una sua candidatura con FdI, in Europa o alle suppletive del Lazio - ora non può negarsi più. Un po’ sono i cronisti, che di colpo affollano i congressi locali, perfino le cene e i pranzi con i militanti a cui partecipa Arianna in cerca di una chiave, un segnale fra le righe nel discorso della sorella d’Italia.

Un po’ sono i tempi che cambiano e costringono anche lei, come da una vita fa Giorgia, a guardare in telecamera. Il battesimo di fuoco a Viterbo, fortino storico della destra laziale e delle sorelle Meloni, a fine aprile, tra strette di mano, applausi e coretti dei dirigenti al discorso un po’ letto, un po’ improvvisato di “Ari”. Domani si affaccerà alle Officine Farneto, a Roma, per il lancio dei candidati Ue nel Lazio e chissà che non salga sul palco. Da lunedì il salto di qualità. Nulla è lasciato al caso nel partito-caserma della destra italiana e di certo neanche il tour di Arianna. Disegnato sulla cartina geografica per portare la voce e il marchio Meloni in campagna elettorale in quei territori dove può trainare e fare la differenza.

LA MAPPA

Nella Puglia rossa di Emiliano travolta dagli scandali mediatici e giudiziari, a una manciata di chilometri da Bari, il capoluogo scosso dal caso Decaro e la destra ci spera davvero, alle comunali di giugno, nella spallata. Regione carissima, la Puglia, alla “fiamma magica” della premier. Anche il comizio a Cagliari della maggiore di casa Meloni porta con sé qualche aspettativa. Perché insieme alle Europee, a giugno, qui si vota per il rinnovo del consiglio comunale e la destra deve cercare di fare bis, tramontata l’era di Paolo Truzzu, sindaco meloniano uscito sconfitto dalla candidatura alla presidenza della Regione lo scorso febbraio. E Giorgia? Non ci sarà, ma è al corrente eccome della tournée che attende la sorella. Dal palco abruzzese, sulle spiagge dannunziane dove ha lanciato la sua candidatura, la premier aveva messo le mani avanti: «Non toglierò un solo minuto all’attività di governo con la campagna elettorale». Prima il dovere, a Palazzo Chigi. A tutto il resto ci penserà (anche) Arianna.

Ultimo aggiornamento: 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA